Varie, 24 maggio 2012
Tasse per Sette Gli aumenti delle tasse 2012 peseranno sulle famiglie italiane per 1.133 euro l’anno (dato Adusbef e Federconsumatori)
Tasse per Sette Gli aumenti delle tasse 2012 peseranno sulle famiglie italiane per 1.133 euro l’anno (dato Adusbef e Federconsumatori). Tra i rincari più alti: 405 euro annui per l’Imu sulla prima casa; 245 l’addizionale regionale e comunale; 120 di accise benzina. (Rosaria Talarico, La Stampa 28/3). In Italia si evade in media il 17,87% delle tasse dovute. Se però si tolgono i redditi di dipendenti, pensionati e investitori (che hanno trattenute automatiche o pagano le tasse alla fonte), l’evasione media è di quasi il 40%. (E.Cap., Il Secolo XIX 3/4) Province con tasso di evasione minima (10,93%): Milano, Torino, Genova e Savona, Roma, Lecco, Cremona, Brescia. Province con evasione massima (65,7%): Caserta, Salerno, Cosenza, Reggio Calabria, Messina. A Bari, Napoli e Catania l’evasione è al 38,19%. (E.Cap., Il Secolo XIX 3/4) Piero della Francesca, micidiale evasore di tasse. (Marco Carminati, Il Sole-24 ore 13/6/2004 ) Elenco delle sette tasse più evase in Italia: 1. Irpef (mancano 49,5 miliardi di euro, pari al 25,8% del gettito totale); 2. Iva (mancano 44,7 miliardi, il 31,5%); 3. Ires (mancano 15,5 miliardi); 4. Irap (mancano 7,1 miliardi); 5. Imposta di registro (mancano 1,6 miliardi); 6. Canone Rai (mancano 623,3 milioni); 7. Bollo auto (mancano 449,7 milioni). Totale del gettito evaso (cioè quanto manca alle casse dell’erario ogni anno, dato dalla somma dell’evasione delle sette maggiori tasse del Paese): 119,6 miliardi, pari al 28 per cento del totale delle imposte pagate. Le stime sono relative al 2009. (Roberto Petrini, la Repubblica 19/1/2012) Su un papiro in greco antico si legge che Cleopatra esonerò dal pagamento delle tasse - caso unico - Publio Canidio, il generale romano con cui tradiva Antonio. (Aristide Malnati, La Stampa 28/8/2005) Nel 1666 il viaggiatore francese Jean Chardin annotò che a Isfahan, allora capitale del regno safavide della Persia, c’erano 14.000 prostitute, tutte registrate presso un apposito ufficio che rilasciava le licenze per esercitare nei “vicoli dei nudi o delle nude” e in alcuni caravanserragli situati nei pressi della Piazza del Re. Le donne che lavoravano in questi bordelli pagavano una tassa proporzionale alla loro bellezza (più erano belle, più la cifra cresceva). Nel porto di Lattakia c’era un tutore dell’ordine pubblico adibito a stabilire le imposte in base a fascino ed età. (Giorgio Vercellin, "Tra veli e turbanti", Marsilio 2000) Una ricerca dell’Adam Smith Institute nel 2010 rivelò che innalzare l’aliquota della tassa sulle rendite finanziarie comporta un calo del gettito. Esempi: nel 1981 gli Usa avevano un gettito dalle rendite finanziare dei 28,5 miliardi di dollari con un’aliquota al 24%. Con un’aliquota al 20% due anni dopo il gettito prima è sceso a 26,95 miliardi, poi è balzato a 37,85 miliardi fino ai 97 miliardi del 1986. Nell’87 la tassa è stata portata al 28 e gli incassi sono crollati a 60 miliardi. Un ulteriore rialzo fino al 33% ha consentito di raccogliere 66,23 miliardi nell’88, ma poi il gettito è sceso a 57 miliardi. Nel 2002 tassa al 20% e gettito a 55 miliardi. Nel 2004 tassa al 15% e gettito a 78 miliardi. Nel 2006 tassa al 15% e gettito a 110 miliardi. (Wall Street Journal, 1 giugno 2010) Dal 1624, in poco più d’un decennio, Richelieu raddoppiò le imposte sul sale, che poi continuarono a salire per secoli. Nonostante le ripetute rivolte, il governo francese rinunciò alla tassa sul sale solo il 1° gennaio 1946. (Pierre Laszlo, Storia del sale, Donzelli 2004) Accise che si pagano sulla benzina: 0,001 euro per la guerra in Abissinia (1935); 0,007 euro per la crisi di Suez (1956); 0,005 euro per il disastro del Vajont (1963); 0,005 euro per l’alluvione di Firenze (1966); 0,051 euro per il terremoto del Friuli (1976); 0,039 euro per quello dell’Irpinia (1980); 0,106 euro per la missione in Libano (1983); 0,011 euro per la missioni in Bosnia (1996); 0,020 euro per il contratto auto-ferro-tranvieri (2004), 0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici (2005); 0,071 euro per il finanziamento alla Cultura (2011); 0,019 euro per il Fondo unico per lo spettacolo (2011); 0,089 per l’alluvione in Liguria e Toscana (ottobre 2011) e 0,082 per il decreto Salva Italia di Mario Monti (dicembre 2011). (Rolling Stones 5/2012) Per procurarsi i soldi necessari a combattere contro l’Inghilterra nel 1776, le colonie americane si rifiutarono di imporre nuove tasse ai cittadini. Il Congresso stabilì allora di stampare più carta moneta. In poco tempo i soldi persero qualsiasi valore: si racconta di un colono che li utilizzò per fare una coperta al suo cane. Un altro ne fece tappezzeria per le pareti del negozio di barbiere. (Leo Huberman, Storia popolare degli stati Uniti, Einaudi. In Inghilterra i cittadini possono vedere come vengono spesi i soldi delle loro tasse sul sito Wheredoesmymoneygo.org. Si clicca sul salario annuale e si vede quante tasse si versano e come sono ripartite. (Carola Frediani, L’espresso, 14 gennaio 2010) A Reconvilier, paesino svizzero di poco più di duemila abitanti, una legge del 1904 impone ai cittadini di pagare un’imposta annuale di 50 franchi sul possesso di animali domestici. Pena l’abbattimento dell’animale per mano degli ufficiali del fisco. (Salvatore Garzillo, Libero 25/1/2012). Professori dell’università dell’Oregon hanno osservato le aree del cervello che si attivano mentre si compiono buone azioni. Hanno poi notato che le stesse aree si attivano quando si è costretti a pagare le tasse. Ogni volontario che partecipava all’esperimento ha ricevuto 100 dollari: poteva decidere se e quanti soldi devolvere in beneficenza. Con la risonanza magnetica si sono osservati i cervelli di chi faceva donazioni: si attivavano le aree del piacere, che rispondono quando si mangia un dolce, per esempio. I volontari venivano obbligati a versare una tassa. Anche in questo caso il cervello si illuminava nelle aree del piacere, anche se un po’ di meno. La ricerca, dal titolo “Pagare le tasse, a sentire il cervello, può dare soddisfazione”, è stata pubblicata sulla rivista Science. (Mario Calabresi, la Repubblica 20/6/2007) In Alabama vige una tassa da 25 dollari al mese per i lavoratori statali sovrappeso. Per evitarla bisogna avere un indice di massa corporea inferiore a 35 (massa corporea=peso in chilogrammi/altezza al quadrato espressa in metri). Nello stesso Paese esiste anche una tassa per i lavoratori pubblici fumatori. (Lastampa.it 22/8/2008) Nel Tennessee dal 2004 è in vigore una tassa sui carichi di droga detenuti illegalmente. Funziona così: chi si trova in possesso di una quantità superiore al grammo è tenuto ad attaccare sull’involucro che contiene la droga la marca da bollo del versamento del tributo locale sulla merce. Per un grammo di marijuana il prezzo è di 3,50 dollari (2,7 euro); per la stessa quantità di cocaina si sale a 50 dollari e in caso di crack o anfetamine si arriva a 200 dollari. Lo Stato americano grazie a questa imposta ha incassato finora circa 8 milioni di dollari. (Salvatore Garzillo, Libero 25/1/2011) Giulio Andreotti, nel 1937, dipendente nell’ufficio delle tasse, in particolare addetto all’imposta sui celibi. (Rossella Martina, QN 14/3/2006) Ad Arlington, piccolo centro a pochi chilometri da Boston (Usa), il 53% degli elettori ha votato sì all’aumento delle tasse per mantenere inalterati i servizi (polizia, scuola, ecc): le imposte sugli immobili sono aumentate del 7% (spesa media per ogni famiglia: 450 euro in più l’anno) e porteranno nelle tasche del Comune 6,5 milioni di dollari in più. (A.C., L’Espresso 6/10/2011) «Evadere le tasse è peccato e se lo fa un religioso è anche uno scandalo» (il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei) (Corriere della Sera 24/1/2012) Commento di Giuseppe Verdi alla notizia della sua nomina a senatore del Regno d’Italia: «Potevano farne a meno e invece non farmi pagare le tasse» (la frase è in una lettera custodita da Carla Fracci). (R. Alessi, Oggi 7/12/2011) Il cantante degli U2, Bono Vox, contestato perché ha trasferito la maggior parte delle proprie attività economiche dall’Irlanda all’Olanda per pagare meno tasse. Striscione visto durante un suo concerto: «Pay tax U2» (paga le tasse anche tu). (Corriere della Sera 6/6/2011) Vogliono pagare più tasse: Warren Buffett, Stephen King, Will Smith. (cronaca giornali vari) «Le tasse sono una cosa bellissima» (Tommaso Padoa-Schioppa, ministro dell’Economia, 2007)