Agnese Ananasso, la Repubblica 23/5/2012, 23 maggio 2012
Dagli asili al rammendo il franchising si reinventa meno prodotti, più servizi – Una forma di imprenditorialità che negli ultimi anni ha preso sempre più piede: investimento iniziale relativamente ridotto, formazione e supporto per l´apertura dei punti vendita sono gli elementi che lo rendono un settore in controtendenza
Dagli asili al rammendo il franchising si reinventa meno prodotti, più servizi – Una forma di imprenditorialità che negli ultimi anni ha preso sempre più piede: investimento iniziale relativamente ridotto, formazione e supporto per l´apertura dei punti vendita sono gli elementi che lo rendono un settore in controtendenza. Ma in una nuova veste: quello che prima era appannaggio dei grandi gruppi, ora è alla portata del microimprenditore, concentrato non tanto sui prodotti quanto sui servizi. Come nel caso del "Il pianeta dei bambini", il franchising di asili nido (per bambini da 3 mesi a 3 anni) che, dopo aver aperto 17 filiali nel Nord Italia, ne ha programmate altre sette nel corso di quest´anno. Il valore aggiunto è la presenza in ogni asilo di uno "Sportello dei genitori" con tanto di psicologa e psicoterapista. Sul fronte del supporto agli anziani, una vera e propria emergenza, PrivatAssistenza negli ultimi tre anni ha visto quasi raddoppiare la presenza sul territorio, con 115 centri attivi 24 ore su 24, 5 mila tra medici, operatori socio-sanitari e badanti, impegnati nell´assistenza domiciliare. Grazie alla collaborazione con asl, società farmaceutiche, fondi, il giro di affari è arrivato nel 2011 a 5 milioni di euro, di cui tre derivanti dalla sanità pubblica. A scommettere su un ambito che non conoscerà mai crisi è Partelesa, la catena di centri specializzati (circa 80) nella consulenza per il risarcimento danni, nata anche grazie all´entrata in vigore nel 2010 del decreto legge sulla mediazione e la conciliazione. Offre la consulenza gratuita (iniziale) di avvocati e personale specializzato nelle controversie. Il pagamento viene effettuato al momento della liquidazione del danno. In tempi di crisi, si sa, non si butta via niente. Casomai si vende e si ripara. Così continuano a spuntare come funghi i punti "Mercatino", arrivati a quota 200 (uno ha aperto anche in Spagna). Qui si vende (e si acquista) di tutto, dai vinili ai mobili, dall´oro ai fumetti. Il giro di affari, 113 milioni di euro nel 2010. Per le signore che mal se la cavano con trapano e martello c´è il "Marito Aggiustatutto", un franchising di operai e professionisti del fai-da-te che per 30 euro l´ora (preventivo gratuito) eseguono lavoretti di casa, dal montaggio mobili al giardinaggio, dai piccoli lavori idraulici ed elettrici a quelli di muratura e tinteggiatura. Un settore che non sente crisi è l´estetica. In particolare la depilazione definitiva con la luce pulsata, un trattamento molto costoso. In Italia e in altri 13 Paesi sono stati inaugurati oltre mille centri specializzati della catena spagnola No+vello (30 in Italia in un anno), che offrono una tariffa unica, 36 euro, per ogni zona da depilare e per seduta, per un massimo di 12 sedute. Sono tutti casi, questi, il cui successo è misurato sulla base del fatturato. Ma non sempre è così. Specialmente se si parla di franchising "solidale", quello su cui si fonda "Zyp", specializzato in riparazioni sartoriali. Avviato nel 2007 da un gruppo di giovani, guadagna sul "chiavi in mano" dei nuovi negozi aperti, mentre la royalty o canone periodico (100 euro al mese) di ognuno dei 60 punti affiliati (uno anche in Rwanda) vengono devoluti in progetti di solidarietà in Paesi poveri, mentre per ogni inaugurazione la cifra sale a mille euro. Perché i soldi sono importanti, ma ancor di più l´uso che se ne fa.