Enrico Franceschini, la Repubblica 22/5/2012, 22 maggio 2012
Il Camogli diventa un panino cult "Autogrill italiani i migliori del mondo" – LONDRA - Erano il simbolo dell´Italia del boom: i punti ristoro a cavalcioni delle autostrade, ponti sospesi sul traffico delle quattroruote, dove si poteva mangiare, bere e sognare il miracolo economico, in attesa di fare il pieno alla Seicento o alla Millecento
Il Camogli diventa un panino cult "Autogrill italiani i migliori del mondo" – LONDRA - Erano il simbolo dell´Italia del boom: i punti ristoro a cavalcioni delle autostrade, ponti sospesi sul traffico delle quattroruote, dove si poteva mangiare, bere e sognare il miracolo economico, in attesa di fare il pieno alla Seicento o alla Millecento. Mezzo secolo più tardi, l´Autogrill vince il titolo di "Best Transport", migliore icona mondiale dei trasporti, nella graduatoria pubblicata da Monocle, mensile trendy angloamericano. Non è più lo stesso "autogrill" dei favolosi anni Sessanta, che aveva l´iniziale minuscola perché indicava un luogo, sponsorizzato da varie catene, la Motta, l´Alemagna, la Pavesi, a seconda di dove si trovava; ora ha l´iniziale maiuscola e rappresenta un´azienda, prima operatrice al mondo nei servizi di ristorazione per chi viaggia. Ma il nome e il concetto non cambiano: una fusione vincente di cucina all´italiana e ritorno al futuro, un misto di dolce vita e on the road. Strade, autostrade, stazioni ferroviarie, aeroporti, osserva Monocle, sono ancora dominate dalle catene di fast food, eppure oggi si sente un odore più civilizzato nei centri ristoro che sorgono lungo le grandi vie di comunicazione. Perciò, in una classifica dei trasporti in cui compaiono il metrò di Tokyo, il terminal della Qantas Airlines a Sidney, le piste ciclabili di Barcellona, gli autobus elettrici cinesi (e anche, sempre per quanto riguarda il nostro paese, il nuovo treno ad alta velocità Italo lanciato da Luca Cordero di Montezemolo e l´Eurostar rinnovato firmato Pininfarina), la giuria della rivista assegna il primo posto all´Autogrill, notando che l´azienda italiana lavora con un´università creata dal movimento Slow Food per selezionare i suoi panini e modifica il menù di regione in regione per dare ai viaggiatori una maggior scelta di salumi, formaggi e gusti locali. Il riferimento è alle autostazioni sulle autostrade d´Italia, ma l´Autogrill del 2012 è un gigante globale dell´alimentazione, che gestisce più di 5300 punti vendita in oltre 1200 località, con una presenza in tutta Europa, negli Stati Uniti, in America Latina, in Medio Oriente, in Asia e in Australia. Ne hanno fatta di strada, è proprio il caso di dire, gli autogrill nostrani, da quando il primo aprì nel 1947, inventato da Mario Pavesi. Lo seguirono altre due grandi famiglie della ristorazione italiana, Motta e Alemagna: nei loro punti ristoro a ponte sull´Autostrada del Sole, progettati dagli architetti Angelo Bianchetti, Melchiorre Bega e Carlo Casati, si specchiava la prodigiosa Italietta del boom, con la sua rete autostradale in espansione, la motorizzazione di massa, i nuovi consumi. I baby-boomers che oggi hanno 50-60 anni li ricordano come un sintomo della modernizzazione: andarci a fare uno spuntino, per i bambini di allora, era una festa, un´esperienza, come entrare dritti nel futuro. Nel 1977, le attività di ristorazione autostradale di Motta, Alemagna e Pavesi si fusero, facendo nascere Autogrill Spa, società a partecipazione statale dell´Iri. Nel 1995, venne privatizzata e l´azionista di maggioranza diventò (lo rimane tuttora) la famiglia Benetton. Poi sono venute la crescita all´estero, l´inserimento in stazioni, aeroporti, centri commerciali, la ricerca di un´evoluzione del "panino all´italiana", legato alla tradizione ma capace di andare incontro ai nuovi gusti del pubblico (come il Camogli e la Rustichella). E adesso l´autogrill con l´iniziale minuscola della nostra infanzia conquista il mondo.