varie, 23 maggio 2012
Giuseppe Niglio, 60 anni. Pescatore di Castellabate, sposato, due figli di cui uno doveva sposarsi giovedì 24 maggio, la mattina di mercoledì 23 fece salire sulla sua auto la figlia sedicenne del tunisino Moukhtar Rihai, 49 anni, pescatore pure lui, la portò in una zona isolata nei pressi della diga dell’Alento e là provò a stuprarla ricevendo in cambio tanti di quei morsi, calci e graffi che alla fine lasciò perdere
Giuseppe Niglio, 60 anni. Pescatore di Castellabate, sposato, due figli di cui uno doveva sposarsi giovedì 24 maggio, la mattina di mercoledì 23 fece salire sulla sua auto la figlia sedicenne del tunisino Moukhtar Rihai, 49 anni, pescatore pure lui, la portò in una zona isolata nei pressi della diga dell’Alento e là provò a stuprarla ricevendo in cambio tanti di quei morsi, calci e graffi che alla fine lasciò perdere. Subito dopo la ragazza scappò via e telefonò ai genitori, quelli la portarono in ospedale e dopo che i medici ebbero confermato la tentata violenza il Rihai andò a cercare il Niglio e appena lo vide in mezzo alla strada gli infilzò il corpo con otto coltellate, l’ultima, quella che lo fece stramazzare al suolo, davanti al portone della stazione dei carabinieri. Pomeriggio di mercoledì 24 maggio a Castellabate (Salerno).