varie, 23 maggio 2012
Marco Turrini, 41 anni, e i suoi figli Samuele, 4 anni e mezzo, e Manuela, poco più di 1 anno. Il Turrini, agente pubblicitario, appassionato di tennis e di calcio, sposato con Elena Morè, 38 anni, infermiera all’ospedale di Brescia, assiduo frequentatore, con tutta la famiglia, della messa domenicale e dell’oratorio, qualche mese fa era rimasto senza lavoro e da allora s’era fatto sempre più depresso
Marco Turrini, 41 anni, e i suoi figli Samuele, 4 anni e mezzo, e Manuela, poco più di 1 anno. Il Turrini, agente pubblicitario, appassionato di tennis e di calcio, sposato con Elena Morè, 38 anni, infermiera all’ospedale di Brescia, assiduo frequentatore, con tutta la famiglia, della messa domenicale e dell’oratorio, qualche mese fa era rimasto senza lavoro e da allora s’era fatto sempre più depresso. Tuttavia, quando andava in giro con moglie e pupi, si mostrava sempre sorridente e a chi gli chiedeva «come va?» rispondeva all’apparenza tranquillo: «Tutto bene, grazie. Adesso faccio il baby sitter a tempo pieno». L’altra mattina, durante una lite con la consorte, il Turrini prese in braccio la figlia più piccola avvicinandola alla finestra del soggiorno, la Morè gli urlò «se volevi spaventarmi ci sei riuscito, adesso metti giù la bambina» ma lui, senza dire una parola, gettò la piccola dal settimo piano. Quindi afferrò il maschietto e buttò di sotto pure lui. La Morè, impietrita, per qualche istante non riuscì a reagire, poi corse fuori casa per chiedere aiuto ma il marito la inseguì e, al piano di sotto, aprì una finestra delle scale provando a gettarla nel vuoto. Non riuscendoci, e vedendo giungere alcuni vicini, lasciò andare la consorte e si buttò lui, andando a schiantarsi su un furgone in sosta nel cortile (l’uomo morì sul colpo, i bambini all’arrivo in ospedale). Alle 8 e 30 di mattina di lunedì 21 maggio al settimo piano di un condominio in via Cremona a Brescia.