Glauco Maggi, Libero 18/5/2012, 18 maggio 2012
MALEDIZIONE KENNEDY SI IMPICCA LA MOGLIE DEL «VERDE» ROBERT JR
Ennesima morte tragica nella saga dei Kennedy, la famiglia politicamente più potente e umanamente più disgraziata d’America. Mary Kennedy, nata Richardson, 52 anni, s’è impiccata nel fienile della lussuosa dimora di campagna di Westchester, nello Stato di New York, dove viveva con i quattro figli minorenni (il maggiore compie 18 anni fra tre mesi e l’ultima è del 2001). È stato il fallimento del matrimonio con Robert Fitzgerald Kennedy Jr, 58 anni, a portarla al suicidio. La donna non sopportava i tradimenti del marito, un vizietto ricorrente nella dinastia cattolico-irlandese, e dopo la rottura della relazione si era avvitata in una spirale autodistruttiva di alcool e medicinali antidepressivi. «Era turbata, beveva e assumeva medicine assiduamente », ha detto uno stretto amico di famiglia al New York Post. «E ne aveva il motivo. Era stata usata e messa da parte da Bobby, una cosa orribile». Le indagini sono ancora in corso e si concluderanno presumibilmente coi risultati dell’autopsia che confermeranno il suicidio.
LA NUOVA RELAZIONE
Il marito è stato visto arrivare nella villa la notte dopo la morte di Mary, scuro in volto. Robert aveva chiesto il divorzio il 12 maggio del 2010, due giorni dopo che la moglie aveva chiamato la polizia per lamentarsi del suo comportamento: gli agenti che stilarono il rapporto scrissero che la donna era «visibilmente intossicata» e fuori di sé. Il giorno dopo l’inizio della procedura di divorzio, i poliziotti dovettero accorrere ancora a casa di Mary perché era stato segnalato «un incidente domestico», sempre a causa della sua ubriachezza. Fino a ieri la coppia non era ufficialmente divorziata, ma era noto che Robert fosse da tempo legato all’attrice tv Cheryl Hines, che nel 2010 aveva a sua volta lasciato il marito Paul Young, imprenditore dello spettacolo, con cui ha una figlia. Robert Jr aveva sposato Mary in seconde nozze. La sua prima moglie (nel 1982) era stata Emily Ruth Black, con cui aveva avuto due figli, prima di divorziare nel ’94, lo stesso anno in cui celebrò il matrimonio con Mary. Robert Jr è il terzo degli 11 figli di Robert Kennedy, assassinato nel ’68 a Los Angeles mentre era in corsa per la presidenza, ed è quindi nipote del presidente JFK e dell’altro fratello impegnato nella carriera politica, il senatore Ted, morto un paio di anni fa. Come altri della famiglia, a partire da JFK che fu schiavo dei farmaci per tutta la vita, Robert passò per l’esperienza della droga. Nel 1983, a 29 anni, fu arrestato all’aeroporto di Rapid City, Sud Dakota, perché in possesso di eroina.
COLPO DI FULMINE
Si dichiarò colpevole e prese due anni con la condizionale, con l’impegno di frequentare gli Intossicati Anonimi e di prestare 1500 ore di servizio pubblico. Lui lavorò per gli ambientalisti della Riverkeeper, che si battevano contro l’inquinamento dell’Hudson River. Fu il vero colpo di fulmine della sua vita: da allora fu infatti sempre fedele solo alla causa di salvare la natura e il macrocosmo e molto meno fedele al microcosmo famigliare. Alla fine, essendo dottore in legge, fu assunto dalla Riverkeeper come capo dell’ufficio legale. Robert e il fratello Joseph sono in ottimi rapporti con il presidente venezuelano Chavez: due inverni fa permisero all’amico Hugo di distribuire carburante per il riscaldamento ai poveri del New England. Che cuore grande i Kennedy, quando si tratta di politica e non di famiglia.
Glauco Maggi