Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 19 Sabato calendario

"Il rasoio? si usa così" il barbiere in cattedra – Per prima cosa si avverte l´odore: un misto di cuoio, mogano, sandalo, acqua di colonia

"Il rasoio? si usa così" il barbiere in cattedra – Per prima cosa si avverte l´odore: un misto di cuoio, mogano, sandalo, acqua di colonia. Giurerei di avvertire anche effluvio di sigaro, ma devo sognarmelo perché qui dentro è vietato fumare. Profumi maschili, comunque, e non potrebbe essere altrimenti: da oltre un secolo Geo Trumper è il barbiere per gentiluomini più famoso di Londra. Nel 1875 aprì la sua bottega di barba e capelli al 9 di Curzon street, nel quartiere di Mayfair, cuore della capitale, e non si è più mosso, passando il mestiere a figli, nipoti, discepoli, che ne hanno conservato il nome e la tradizione. Nell´era del marketing si è limitato a espandersi, ora ha un altro negozio nella vicina Jermyn street e una linea di prodotti, dai rasoi alle fragranze, in vendita sul posto e sul suo sito. In più, da qualche mese, da Trumper si può andare anche a scuola: per imparare a fare la barba come si deve. La sua Shaving School fornisce solo lezioni individuali, faccia-a-faccia è il caso di dire, in cui il barbiere svela i suoi segreti al cliente. Per un giorno, mi sono iscritto anch´io. Dopo l´odore, la seconda sensazione all´ingresso è visiva: sembra di avere preso la macchina del tempo. In effetti non molto deve essere cambiato dal 1875: due piani di cubicoli separati con le poltrone di pelle nera, una tenda di velluto per mantenere la privacy. Ian Fleming, che prima di scrivere i romanzi di James Bond faceva l´agente segreto, veniva qui a farsi la barba con i suoi informatori per farsi raccontare tutto senza timore di essere ascoltato: dopo avere allontanato il barbiere con una mancia, per quanto la discrezione di chi lavora da Trumper sia leggendaria. Lungo le pareti, vetrine con accessori per uomo: bastoni da passeggio, gemelli per polsi, ombrelli, profumi fatti a mano con nomi come Astor e Wellington. «Farsi la barba è un´arte, non è conoscenza istintiva», dice Gary Stevens, 61 anni, attuale custode di Trumper per conto della famiglia Bersch, proprietaria del marchio e imparentata alla lontana con il fondatore. Anche per questo, spiega, un tempo era impensabile che un uomo, particolarmente un gentiluomo, si radesse da solo: andava un paio di volte alla settimana dal barbiere o si faceva radere dal proprio servitore. I gentiluomini odierni, se vogliono una rasatura simile, devono pagare più di quanto si spende da un barbiere qualsiasi: barba (a partire da 30 sterline, circa 35 euro) e capelli (da 27 sterline su) non sono a buon mercato da Trumper. Ma nemmeno l´esperienza è comune: il viso ammorbidito da un asciugamano bollente, coperto di schiuma da un sapiente pennello, reso liscio come quello di un poppante da un affilato rasoio, massaggiato e profumato da mani esperte. Ed eccomi dunque a scuola, come cliente e allievo. Imparo l´importanza dell´acqua calda, il massaggio preparativo, come spalmare la crema da barba col pennello, la rasatura (mai contro pelo) e il tipo di dopo-barba (niente prodotti che contengono alcol). Dovesse andarmi male come giornalista, ora ho la possibilità di un altro mestiere. O perlomeno di non tagliarmi più, il mattino, davanti allo specchio.