Paolo Griseri, la Repubblica 19/5/2012, 19 maggio 2012
Tutta Mirafiori in cassa integrazione è la prima volta per il "cuore" di Fiat – TORINO - Si ferma il cuore di Mirafiori
Tutta Mirafiori in cassa integrazione è la prima volta per il "cuore" di Fiat – TORINO - Si ferma il cuore di Mirafiori. Per sei giorni, tra giugno e luglio, gli impiegati della palazzina degli Enti centrali andranno in cassa integrazione tutti insieme. «E´ un fatto senza precedenti», dicono i sindacalisti della Fiom torinese. In effetti è dai periodi delle grandi crisi dell´80 prima e dell´inizio Duemila poi che non si assiste a un blocco contemporaneo per tutti i 5.400 dipendenti della palazzina. Ed è la prima volta che questo avviene con il ricorso alla cassa integrazione per crisi di mercato. Gli Enti centrali sono il cuore della Fiat auto, il luogo dal quale si governa l´intero impero dell´azienda nel mondo. Il famoso quartier generale che, dopo l´alleanza con Chrysler, si teme possa essere trasferito oltreoceano. Il segnale di ieri è dunque vissuto con preoccupazione a Torino, non tanto per l´entità della cassa quanto per il suo valore simbolico. Al Lingotto fanno notare che la riduzione della produzione in questi mesi non poteva non avere conseguenze sull´intera filiera, uffici compresi. E che dunque la cassa serve a compensare i minori carichi di lavoro che si sono accumulati in questi ultimi tempi. Così nella terza e quarta settimana di giugno (quelle che cominciano l´11 e il 18) e nella terza e quarta settimana di luglio (che cominciano il 9 e il 16) si lavorerà solo i primi tre giorni. Il blocco è conseguenza della riduzione della produzione dei marchi Fiat, dunque essenzialmente degli stabilimenti italiani del gruppo. Il calo delle vendite potrebbe durare ancora per tutto il 2012 creando i presupposti per nuove fermate dei colletti bianchi. A Mirafiori l´attività produttiva nei reparti delle Carrozzerie è ridotta al minimo dalla fine del 2011, da quando l´unica produzione di rilievo è quella dell´Alfa MiTo. La vera ripresa della fabbrica torinese è stata programmata per la fine del 2013 con l´avvio delle linee che dovrebbero realizzare i mini Suv con i marchi Alfa e Jeep sull´architettura del segmento B. Ma non è solo la scarsa produzione delle Carrozzerie di Mirafiori a fermare l´attività degli impiegati degli Enti centrali. C´è il calo generale del mercato che ha conseguenze anche a Cassino, Melfi e Pomigliano riducendo la fatturazione, gli acquisti, le attività degli uffici amministrativi. La fermata di Mirafiori ha prodotto reazioni anche nel mondo politico. Il Pd, con Fassina e Damiano, chiede che sia il governo a convocare azienda e sindacati per fare chiarezza sulle prospettive italiane del gruppo. Mentre torna assai incerto il futuro dello stabilimento siciliano di Termini Imerese. Ieri il governo ha dato quindici giorni di tempo alla Dr Motors, la società che deve rilevare gli impianti della Fiat e che oggi non sembra in grado di far fronte agli impegni. La Dr deve dunque rispondere entro il 4 giugno mentre preoccupazione e proteste crescono a Palermo. La cassa integrazione per gli operai e gli impiegati di Termini scade a fine anno e fino a quella data i lavoratori sono dipendenti del Lingotto.