Paolo Siepi, ItaliaOggi 18/5/2012, 18 maggio 2012
Periscopio Arrivotano i greci. Si meritano un Grillos Vaffanculopulos. Maurizio Crippa. Il Foglio. Basta leggere la lettera della Bce per capire che è stata scritta a Roma
Periscopio Arrivotano i greci. Si meritano un Grillos Vaffanculopulos. Maurizio Crippa. Il Foglio. Basta leggere la lettera della Bce per capire che è stata scritta a Roma. Giulio Tremonti, Servizio Pubblico. Per la riscossa del centrodestra manca una personalità. Berlusconi non ha nessuna voglia di ritornare, Angelino Alfano è anche bravo ma non ha carisma e un erede in giro non lo si vede proprio. Antonio Martino, Pdl. la Stampa. Il dottor Trota oramai ha preso gusto alla cultura. Adesso punta alla seconda laurea in un’università privata di Londra dove si sta laureando un’altra volta e a tempo di record. Alla fine impiegherà meno per due lauree che per il diploma, conseguito solo al terzo tentativo dopo due mortificanti trombature. Marco Travaglio. Il Fatto. Abramo sindaco di Catanzaro. È la bestemmia più curiosa che ho sentito tirare oggi. Spinoza. Il Fatto quotidiano. Marco Travaglio. Il Duce l’aveva previsto: «Spezzeremo le reni alla Grecia». Jena. La Stampa. Piero Fassino aveva l’aria macilenta, con la pelle che gli cascava addosso, come un vestito troppo largo. Giampaolo Pansa, Tipi sinistri. Rizzoli. Io sono senza scorta ai miei comizi perché gli agenti di polizia sono già troppo occupati, li costringono a scortare i magnaccia della politica. Beppe Grillo, discorso in giro per l’Italia. Come aveva visto il grande Federico Engels in Po und Rhein, la Germania sorge dalla spada d’acciaio degli junker prussiani che sono gli eredi delle tribù germaniche descritte da Tacito («adorano gli alberi, spezzano il pane con i denti?») che fermarono Roma e cambiarono così la storia d’Europa e del mondo, ponendo, di fatto, le basi storiche, concrete, per l’avvento del nazismo, secoli e secoli dopo. Giulio Sapelli, L’inverno di Monti – Il bisogno della politica. Guerini e Associati. I partiti sono screditati dallo sperpero dei soldi, dagli affari privati. Ne hanno fatte di cotte e di crude. Bisogna certo valutare caso per caso, ma, nel colpo d’occhio, finiscono tutti nella stessa melma. Giovanni Sartori, politologo. Il Fatto. Durante tutti i governi a trazione leghista, la spesa pubblica è aumentata costantemente e lo stesso può dirsi per la pressione fiscale. Andrea Guidicin, docente di finanza pubblica a Milano Bicocca. Per capire questa strana maggioranza che sostiene il governo dei tecnici dobbiamo dire le cose come stanno: siamo in una recessione simile solo a quella del ’29. I partiti quindi dovevano prendere delle misure altamente impopolari. Il che significava perdere voti. Essi perciò hanno preferito affidarsi ai tecnici, cioè a persone che non hanno problemi di consenso, tanto poi se ne tornano a casa. Giovanni Sartori, politologo. Il Fatto. Quando prestano servizio al teatro, i carabinieri non osano sorridere. Se tutti ridono, loro si mordono le labbra per restare seri; anche se nessuno li guarda. Visti da vicino sono più piccoli di come sembrano. Fa sempre piacere incontrarli di notte, in campagna. Purché non si sia ladri o assassini. Fa piacere anche attaccare discorso con un carabiniere. Ma non si sa mai che cosa dirgli. Achille Campanile, Cantilena all’angolo di strada. Rizzoli. Giovane donna, graziosa, simpatica, trent’anni, ma ne dimostra sessanta. Piccolo annuncio su Chasseur francais. Ho un portafortuna vivente; Gigi, il mago di Cefalù. Ha fatto partire con uno stuzzicadenti una Porsche che aveva la chiave rotta. Vittorio Sgarbi. Io donna. Carlo Giannasi, genovese, ufficiale di carriera, aveva 31 anni quando è morto ed era già in colonia dall’ottobre 1934. Non amava la retorica, se non in forma discreta. Nella sua ultima lettera si legge: «Su queste plaghe che attendono l’opera dei nostri contadini, su queste terre avare che racchiudono da secoli, sotto la scorza arcigna e tormentata, tesori di ricchezza, ci sarà domani, accanto al tricolore, benessere per tutti». Paolo Caccia Dominioni, Ascari K7 1935-36. Longanesi.