Edoardo Camurri, la Lettura (Corriere della Sera) 20/05/2012, 20 maggio 2012
RASSEGNATA EUFORIA. INTERNET E MARX VIVA I NON MORTI
Cose notevolissime che si sono capite (o s’è creduto di capire) leggendo le cronache culturali della settimana di Torino.
1) Gli scrittori scrivono molto perché gli editori temono che i lettori se li dimentichino a causa delle distrazioni dovute a Internet («Scrittore Stakanov»).
2) Al Salone del libro non funzionava bene Internet e pure lo streaming degli eventi aveva qualche problema («Ma la primavera digitale al Lingotto non è ancora fiorita»).
3) I bambini sono bravissimi a usare Internet. («Homo zappiens»). Nonostante il punto 2)
4) Più che la grammatica conta il parlato. («Strafalcioni, anche i vip sbagliano»).
5) Le tasse sono una forma d’esproprio degna
del comunismo (il filosofo tedesco Peter Sloterdijk in «Non c’è una tassa giusta. Lo Stato deve vivere di donazioni volontarie»).
6) Viviamo in piena epoca marxista («Alla fine
ha vinto Marx»).
7) I libri sono morti (s’è letto un po’ dappertutto).
8) I libri sono vivi (s’è letto po’ dappertutto).
9) Nell’ultimo millennio in Europa ci sono state tante guerre («Scrittori di tutta Europa unitevi»).
Edoardo Camurri