Aldo Grasso, Corriere della Sera 20/05/2012, 20 maggio 2012
MARIA, UNA CORAZZATA CON IL PIGLIO DA S.P.A.
Si stenta a riconoscerla Maria, nel suo abitino nero castigato, nel suo ruolo di rigoroso precettore televisivo, di mecenate del talento che si concede un lungo bagno di folla celebrativo all’Arena di Verona in apertura della finale dell’undicesima stagione di «Amici» (Canale5, venerdì, ore 21.20). E dire che solo pochi giorni fa a Vanity Fair ha raccontato: «Sì, ne ho combinate davvero tante. Se uscivo con gli amici, per smollare i freni inibitori bevevo tantissimo. I miei weekend a Cervinia erano pieni di Negroni, vodka lemon e tequila boom boom. Oggi sono astemia».
È vero, la Maria delle notti di Cervinia non esiste più, soprattutto perché con il tempo e la sobrietà si è trasformata in qualcos’altro, in una corazzata potente, la De Filippi S.p.a agisce con l’atteggiamento di chi si è servito della tv per conquistare una posizione sociale. Per questa stagione di «Amici» ha arruolato star hollywoodiane appena prima del viale del tramonto e una pletora di «vip», tutti molto vicini all’agenzia di Lucio Presta. Ha reclutato l’ex direttore artistico di Sanremo Gianmarco Mazzi, che le ha spalancato le porte dell’Arena per la finale (deve essere stato un bel brivido per Maria quel momento iniziale in cui non funzionava niente, con audio e luci ko). Ha arruolato persino uno squadrone di giornalisti volenterosi, chiamati come opinionisti sui talenti in gara. E poi il vero traino di questa stagione di «Amici», Belen, ormai indistinguibile dall’imitazione di Virginia Raffaele, più vera del vero. Sono tutti loro i veri amici di Maria, o meglio, della De Filippi S.p.a. Più del pubblico a casa che la venera come una santa laica, più dei ragazzi che partecipano al talent, mai come quest’anno a rischio anonimato, tanto che è stato necessario richiamare i «big» del passato, da Marco Carta a Emma Marrone.
In vena di confidenze sulla sua gioventù, Maria ha anche raccontato: «volevo addirittura fare la suora, pregavo sempre». È andata diversamente.
Aldo Grasso