Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 18 Venerdì calendario

Dimmi che cianfrusaglie hai e ti dirò di che Paese sei - «Hai il guardaroba talmente pieno di cose che te le dimenti­chi »

Dimmi che cianfrusaglie hai e ti dirò di che Paese sei - «Hai il guardaroba talmente pieno di cose che te le dimenti­chi ». E magari, alla fine, indossi sempre le stesse. Quante volte il mantra della mamma (o solo del buonsenso) è rimbalzato indomi­to tra le nostre smanie di acquista­re, di ampliare gli orizzonti del possesso fine a se stesso? Secon­do una ricerca svolta dal Tns (so­cietà esperta in indagini di merca­to, che stavolta ha effettuato un’analisi per eBay), gli italiani hanno anche questa specialità: ac­cumulare beni di ogni genere, dai capi più sofisticati agli accessori più banali, per lasciarli ammuffi­re sotto un profondo strato d’am­nesia. Salvo, certo, voler riesuma­re qualcosa per stimare quanto varrebbe oggi in soldoni, ventilan­do l’ipotesi di riconvertire uno spreco in una risorsa in più. Un te­soro. La ricerca di TNS ha investito ot­to paesi europei, ciascuno dei qua­li ha espresso, su scala nazionale, l’oggetto che più appassiona la sua gente. Dai vecchi fumetti a ele­menti del design, dagli utensili in cucina alle bevande. Piccoli emblemi di una tradizio­ne, di rituali e desideri mai passati di moda, di ambizioni diffuse. 50 oggetti, in media, sono quelli rima­sti inutilizzati nelle case d’Euro­pa: un mondo addormentato di elettrodomestici, mobili, indu­menti mandati in pensione con i loro prezzi e valori più disparati. La media degli italiani? Un record di 85 oggetti «sprecati» per fami­glia, per una stima di circa 1.693 euro di sperpero: cifra in cui il no­stro Paese è secondo solo alla Spa­gna. Sprechiamo volentieri, nel Bel Paese, sulle borse: ogni donna non ne utilizza almeno 4 tra quel­le che ha comprato, battendo in un testa a testa diretto le cittadine irlandesi, appassionate dello stes­so capo ma con una passione smo­data per i belletti in generale. Gli sprechi più insospettabili? I tede­schi comprano troppe macchine per il caffè e, a un certo punto, se ne trovano una in più per fami­glia, tutte le famiglie. Il Regno Uni­to non poteva non confermare un debole per le tazze da tè: lo spreco su questo articolo, lì, ha un valore cumulativo di un miliardo di eu­ro. Spagna e Italia in testa alla clas­sifica degli «spreconi», dunque: classifica che riferisce le abitudini dei cittadini d’Europa, tagliata a metà dalla Germania e chiusa dal Regno Unito, il quale manda in sof­fitta, in media, appena 28 oggetti per famiglia. In un pianeta da con­segnare al futuro, un pianeta di ri­sorse sempre più limitate, i Paesi che meno accusano le morse del­la crisi paiono, in qualche caso, quelli in cui l’occhio alla spesa è sempre stato più vigile. Eppure,l’80% dei nostri conna­zionali, oggi, sarebbe disposto a ri­ciclare i suoi «tesori nascosti». Una percentuale impensabile ap­pena 5 anni fa, fatta lievitare pro­babilmente dalla crisi, ma anche della rapidità e dall’efficacia dei mercati online. Pensando, oggi co­me non mai, che anche un oggetto dimenticato ha una storia da rac­contare, occhi nuovi da incontra­re: e perché no, un contributo al nostro salvadanaio. *** Giù le mani dai fumetti In ogni casa ce ne sono 17 In Belgio il valore stima­to sugli sprechi di ogni fami­glia è di 1.659 euro. L’oggetto più acquistato e inutilizzato? I fumetti. Ogni casa ne custodisce in media 17,53, distribuiti tra 4,4 mi­lioni di famiglie che adora­no Asterix, Obelix e Tintin. Buona lettura! *** Il profumo è finito? Conserviamo la boccetta L’Irlanda è penultima in classifica: appena 930 euro stimati sugli sprechi familia­ri. Il 64% degli «shoppers» ir­landesi acquista cosmetici e profumi, soprattutto quan­do pensa a un regalo. Ma quando il profumo fi­nisce, guai a gettare via la boccetta. *** Nessuno stringe la borsa Le donne ne hanno 4 a testa Italia, cuore della moda, genera migliaia di «borse sprecate».Se il valore di spre­chi per famiglia si aggira sui 1.693 euro, le borse che mar­ciscono nei nostri armadi so­no più di 4 per ogni donna. E il detto «bisogna stringe­re la borsa»? Le italiane fan­no finta di non sentire... *** Due milioni di poltrone per schiacciare un pisolino L’Austria va pazza per le poltrone. In questo paese, le poltrone sono 2,5 milioni. Tante poltrone per schiac­ciare un semplice pisolino. Gli elementi di arredo non utilizzati per ogni famiglia sono circa 3, e la media sti­mata sugli sprechi è di 1.308 euro in ogni casa. *** Il caffè non li rende nervosi In cucina due macchinette La Germania. Una fami­glia su due, in Germania, ha una macchina per caffè fun­zionante e inutilizzata. Il ri­to del caffè è dunque quello che genera più sprechi. Il valore stimato per fami­glia è di 1.265 euro. Una cifra enorme: per digerirla nien­te di meglio di un bel caffè... *** Tutti pronti a fare strada (collezionando scarpe) La Spagna è in testa alla classifica. La vera campio­nessa degli sprechi, per una stima di 1.749 euro a fami­glia. La passione degli spa­gnoli? Secondo uno studio recente, numerosi libri ma anche tante, tante scarpe. Un Paese che farà sicura­mente strada... *** All’ora del tè arriva una valanga di tazze Il Regno Unito è il paese con più occhio alla spesa. Qui, lo spreco di ogni fami­glia non supera gli 831 euro. L’oggetto su cui si spreca maggiormente? Le mug , le tazze da tè in porcellana, che sommati in tutto il pae­se raggiungono un valore di 1 miliardo di euro. *** Libri e dischi come amici Non si tradiscono mai La Francia si comporta meglio di 5 paesi su 8. Il valo­re medio per famiglia, sugli oggetti inutilizzati, raggiun­ge in Francia i 1.230 euro. I francesi spendono soprat­tutto in libri, dischi, articoli sportivi e giochi. Con ciò che resta in casa non ci si an­noia mai...