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 2012  maggio 18 Venerdì calendario

IL CAMPIONE D’ITALIA CONTE E QUEL PAREGGIO CONCORDATO TRA NOVARA E SIENA - C’è

un duro risveglio, dopo i festeggiamenti di questi giorni, per l’allenatore campione d’Italia: “Antonio Conte, quando allenava il Siena, ci parlò di un accordo per il pareggio”. A dirlo è Filippo Carobbio, calciatore dello Spezia, che interrogato dalla procura federale racconta i dettagli di Novara-Siena del 30 aprile 2011 terminata 2-2. Un racconto che può costare al neo campione d’Italia un processo dinanzi alla procura federale, sia per omessa denuncia, sia per frode sportiva. Nella peggiore delle ipotesi potrebbe risolversi con una squalifica.
“CI FU un accordo per far finire lagarainparità–diceCarobbio–e in effetti ne parlammo anche durante la riunione tecnica. Eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al come comportarsi di conseguenza durante la gara”. Ed è a questo punto che Carobbio cita l’allenatore bianconero: “Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara per il pareggio”. Poi racconta l’organizzazione della presunta combine spiegando che, in definitiva, dell’accordo erano quasi tutti al corrente: “Non sono certo di chi per primo si accordò, comunque Davide Drascek venne nel nostro albergo in ritiro e parlò con Vitiello. Credo che quello sia stato il primo contatto, ma poi l’accordo è stato comunicato a tutti, visto che, come precisato, se ne parlò anche durante la riunione tecnica con l’allenatore; ricordo che, oltre a parlarne con l’intera squadra durante la riunione tecnica, ne parlai, singolarmente al campo, con Cristian Bertani e Mavillo Gheller del Novara, prima della partita”. Per l’incontro in questione, e per il ruolo di Conte, Carobbio fa riferimento ad accordi finalizzati alle scommesse. Nel verbale di otto pagine cita più volte il clan degli “zingari”,parladellemazzetteche giravano tra calciatori, ma soprattutto rivela che, giunti alla fine del campionato, gli incontri truccati sono molti. Ed ecco un passaggio emblematico sui retroscena del calcio: “Come è noto agli addetti ai lavori, nel mondo del calcio, la maggior parte delle ultime gare di campionato sono combinate e non solo dai calciatori, ma anche dalle società; in effetti come è capitato per Empoli – Grosseto e Ancona – Grosseto gli scommettitori, tipo gli zingari, intervenivano su partite già combinate”. Carobbio descrive ulteriormente: “Per esempio, prima della gara Ancona – Grosseto del 30 aprile 2010, ci trovavamo in ritiro punitivo a Norcia e quindi avevamo assoluta necessità di non perdere la gara e, in proposito,ilnostrodirettoresportivo, Andrea Iaconi, incaricò Marco Turati e Inacio Josè Joelson di trattare con i calciatori dell’Ancona, il primo perché l’anno precedente aveva giocato proprio ad Ancona e il secondo perché era amico del portiere anconetano, Angelo Da Costa, entrambi brasiliani. I miei compagni andarono a parlare con l’Ancona promettendo una somma di denaro in cambio della vittoria; non ricordo se ero presente quando Iaconi chiese ai miei compagni di andare, ma ero presente in altre occasioni durante le quali il direttore sportivo discorreva della circostanza e comunque il fatto mi venne anche ulteriormente confermato dai diretti interessati. Ricordo peraltro che i miei compagni si recarono ad Ancona con un’auto messa a disposizione della società.
I calciatori emissari raggiunsero l’accordo con gli avversari, ratificato dalla società che, tuttavia, prevedeva un pareggio, atteso che l’Ancona non voleva perdere la gara e quindi non veniva pattuita alcuna somma da corrispondere”. Non singoli calciatori: il ruolo delle società convolte, quindi, inizia a diventare sempre più ingombrante. E tra i calciatori illustri menzionatidaCarobbioc’èanche Cristina Stellini, ex calciatore della nazionale, oggi al fianco di Conte nella guida della Juventus: “Al termine della gara Siena – Albinoleffe dell’8 gennaio 2011, l’allenatore in seconda, Stellini, chiese a me e Claudio Terzi di contattare qualcuno dell’ Albinoleffe per prendere accordi sulla partita di ritorno, in modo da lasciare i punti a chi ne avesse avuto maggiormente bisogno”.
E ANCORA : “Ricordo che, la settimana prima di Bari Sampdoria, andai con Stellini a prendere Iacovelli all’aeroporto di Firenze. Durante il tragitto, Iacovelli ci comunicò che il Bari era disposto a perdere la partita con la Sampdoria nella successiva gara di campionato”.