Carlo Galli, la Repubblica 17/5/2012, 17 maggio 2012
Chi è l´anarchico che spara in strada Non è per nulla detto che la crisi economica sia il terreno più propizio per la nascita di movimenti sovversivi; ma evidentemente qualcuno pensa sia così, che cioè le persone in difficoltà si sentano risarcite da ferimenti e attentati di presunti responsabili, grandi o piccoli manovratori del sistema
Chi è l´anarchico che spara in strada Non è per nulla detto che la crisi economica sia il terreno più propizio per la nascita di movimenti sovversivi; ma evidentemente qualcuno pensa sia così, che cioè le persone in difficoltà si sentano risarcite da ferimenti e attentati di presunti responsabili, grandi o piccoli manovratori del sistema. Che colpirne uno significhi educarne cento, e preparare le condizioni della rivoluzione. Quel qualcuno e´ un terrorista, figura ben nota al nostro passato e, pare, anche al nostro presente. Ma mentre un tempo si qualificava ‘comunista´, oggi quel terrorista si presenta come ‘anarchico´. In realtà, come un anarchico speciale, che nell´immancabile documento di rivendicazione polemizza ferocemente - con un linguaggio ricco di venature irrazionalistiche quasi di destra - anche contro i suoi compagni anarchici non violenti, o meno violenti, o meno dissennati. Ma che cosa è l´anarchia, che ora viene alla ribalta dopo essere stata quasi dimenticata, o associata, nell´immaginario collettivo, a un passato remoto, quasi favoloso, di dinamitardi e di tirannicidi?