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 2012  maggio 17 Giovedì calendario

La Sicilia cerca camminatori per spostare le pratiche da un ufficio all’altro- La tecnologia non avanza in Sicilia e la regione cerca camminatori per spostare le pratiche tra gli uffici

La Sicilia cerca camminatori per spostare le pratiche da un ufficio all’altro- La tecnologia non avanza in Sicilia e la regione cerca camminatori per spostare le pratiche tra gli uffici. In tempi di web 2.0, di partiti che nascono su Internet e di amministrazioni che movimentano tutto con un clic, Vincenzo Falgares, dirigente generale del dipartimento trasporti dell’assessorato alle infrastrutture e alla mobilità della Regione Sicilia, cerca 20 protocollisti e archivisti e ben 30 camminatori, esattamente «operatori per garantire il servizio di portierato commesso di piano, movimentazione pratiche, nonché qualunque altra attività di supporto al servizio di ufficio». Insomma mentre il web avanza in una buona parte della pubblica amministrazione, nell’assessorato che porta la mobilità nel nome, si punta sul passato. Le pratiche vanno portare a mano da un ufficio all’altro e siccome nessuno vuole fare questo «sporco lavoro» e i documenti languono sulle scrivanie, servono rinforzi. Sarcasmo a parte, nella regione governata da Raffaele Lombardo, dove si contano oltre 16 mila dipendenti e ben 1.200 dirigenti con il rapporto di uno a 13, tra i più alti d’Italia, sembra si stiano facendo gli ultimi assestamenti. La legislatura sta arrivando davvero al termine per il prossimo autunno e come spesso accade, arrivano le ultime infornate di nomine e assunzioni. Proprio ieri alcuni quotidiani regionali denunciavano nuove nomine ad aziende e uffici del sottogoverno regionale, da Siciliacque all’Istituto regionali Vini e Oli, dall’Ufficio speciale autorità di Audit dei programmi cofinanziati dalla Commissione europea al dipartimento delle Autonomie locali, ecc. Quello dei camminatori per il momento è un atto di interpello con il quale il dirigente chiede la disponibilità di altri dipendenti regionali a trasferirsi nel suo assessorato per svolgere il «delicato» compito. Ma oltre a denunciare la mancanza del ricorso alla tecnologia potrebbe essere anche il primo atto per una nuova infornata, qualora nessuno degli attuali dipendenti volesse aderire alla richiesta. © Riproduzione riservata