Margherita Hack, l’Unità, 18.5.12, 18 maggio 2012
La grande famiglia europea non lasci sola la Grecia TEMPO DI ELEZIONI E DI CAMBIAMENTI IN EUROPA. IN FRANCIA CON LA VITTORIA DI HOLLANDE RITORNA IL SOCIALISMO DOPO ANNI
La grande famiglia europea non lasci sola la Grecia TEMPO DI ELEZIONI E DI CAMBIAMENTI IN EUROPA. IN FRANCIA CON LA VITTORIA DI HOLLANDE RITORNA IL SOCIALISMO DOPO ANNI. Che spiri da lì un vento di sinistra? In Italia ci sono state le elezioni amministrative che hanno visto il crollo del Pdl e della Lega, soffocati dagli scandali, l’inesistenza del Centro, la tenuta del Pd. Chi vince è Grillo: il suo partito ricorda quello dell’Uomo Qualunque che, lo dico per i più giovani che non lo hanno visto, aveva per simbolo un uomo torchiato dalle tasse. Eppure non siamo il Paese che paga più tasse, siamo però sicuramente tra quelli che hanno più evasori fiscali. In Germania c’è stata la sconfitta della Merkel: si attenuerà la linea del rigore per favorire la crescita? Intanto la situazione economica dell’Europa rimane difficile. Faccio un paragone con l’economia familiare: quando una famiglia si ritrova al collasso, dopo anni di benessere, vuol dire che è vissuta al di sopra delle sue possibilità. Cosa fare quindi? Si deve risparmiare, cercando di riassestare le finanze. Se però la fonte di reddito della famiglia è una piccola impresa autonoma bisogna mantenerla in vita e farla crescere. Come fare? Spesso si deve ricorrere alle banche, o ai prestiti privati o ad amici e parenti ricchi. Con il risultato di indebitarsi ancora di più. La Grecia è al collasso. Se l’Europa deve essere unita come una famiglia è necessario che i membri più ricchi aiutino quelli più poveri, ma c’è bisogno anche di un controllo. L’Europa non può essere solo un’entità economica, abbiamo bisogno di un vero governo europeo. Eppure anche in Europa vengono emanate norme assurde, come quelle delle quote latte o l’obbligo di distruzione delle eccedenze, quando c’è tanta gente che muore di fame. Il governo Monti vuole togliere l’assegno di accompagnamento ai redditi più alti: è accettabile, purché non si includa nei redditi beni primari come la casa. Però non si capisce perché non imporre allora le tasse sui grandi patrimoni, a meno che non siano investiti per produrre una crescita dell’occupazione. Cosa succede nelle nostre questure? In particolare cosa succede in una città grande e abituata da sempre alla convivenza tra popoli diversi come Trieste? Mi riferisco al caso di Alina Bonar Diachuk, ucraina di 32 anni che è stata detenuta illegalmente in una cella del commissariato di Villa Opicina, frazione di Trieste, e si è uccisa impiccandosi. Alina era immigrata illegalmente, era stata detenuta al Coroneo, il carcere di Trieste, dove aveva già tentato il suicidio, poi era stata scarcerata per essere trasferita nel centro di identificazione di Bologna. Invece, Alina è stata rinchiusa in una cella e, benché la cella fosse dotata di telecamera, la ragazza non è stata neppure sorvegliata, tanto che ci si è accorti di quello che era accaduto mezz’ora dopo la sua morte. La Procura ha fatto perquisire la casa del dirigente dell’ufficio immigrazione dove si è svolto il fatto e ha trovato scritti inneggianti al razzismo e all’antisemitismo. Come calpestare i diritti di un cittadino.