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 2012  maggio 16 Mercoledì calendario

Michelle gelosa toglie Oprah di mezzo - E pensare che giusto un anno fa li aveva intervistati insieme, Ba­rack e Michelle, prima coppia pre­si­denziale in carica a essere ospita­ta nel suo show

Michelle gelosa toglie Oprah di mezzo - E pensare che giusto un anno fa li aveva intervistati insieme, Ba­rack e Michelle, prima coppia pre­si­denziale in carica a essere ospita­ta nel suo show. «La prima e l’ulti­ma volta» aveva giurato Oprah. E ci aveva visto giusto. Dove forse la regina dei talk show non aveva vi­sto tanto bene era dalle parti della Casa Bianca:perché dopo l’elezio­ne di Obama, il suo pupillo, la Win­frey già si immaginava ospite fissa a Washington, consigliera fidata del presidente. E invece. The Amateur ( «il dilettante»,sot­totitolo: «Barack Obama at the White House»), biografia non au­torizzata scritta dal giornalista Ed Klein, sta facendo parlare: primo per l’epiteto riservato al presiden­te, che così sarebbe stato definito da Bill Clinton (costretto a smenti­re); secondo perché racconta del­la gelosia folle della first lady, del­la quale sarebbe stata vittima, ap­punto, anche Oprah. La stessa Oprah che con il suo endorse­ment nel 2008 garantì a Barack mi­lioni di voti, la stessa che ha dedi­cato una copertina a Michelle sul suo magazine «O», la stessa che si faceva fotografare sorridente in­sieme alla first lady per sostenere la candidatura di Chicago alle Olimpiadi, con lo slogan «le due donne più potenti del mondo». C’eravamo tanto amate, Mi­chelle. Anzi forse mai, nemmeno all’inizio.Si può dire che Michelle abbia sfruttato Oprah? Non si può dire, di una regina dello show busi­ness, che non sappia come funzio­na il mondo. Non si può dire: pove­ra Oprah, finché è servita, e ora che non ha più il suo seguitissimo show, ora che gli Obama sono bel­li che insediati alla Casa Bianca, ora che (forse) non hanno più biso­gno di lei, la scaricano. Non si può dire, ma si può dire che, in effetti, Michelle non fosse così gelosa da bandirla dalla campagna presi­denziale, nel 2008. Che non fosse così possessiva, quando Oprah portava i suoi voti, la sua pubblici­tà, il suo successo, sponsor viven­te alla causa del marito. D’altra parte non si può neanche dire che Oprah non sia una figura ingom­brante. Pare pianificasse perfino di ristrutturare la camera degli ospiti alla Casa Bianca, e che Mi­chelle abbia sbottato: «Qui c’è spa­zio per una sola first lady». La gelosia di Michelle, onesta­mente sobillata da due sue «consi­gliere » non è niente di prurigino­so. È molto peggio. Michelle è gelo­sa dell’influenza che Oprah avrebbe (avuto, ormai) sulla testa del marito: Oprah telefonava in pie­na notte e Oba­ma, appena eletto, scattava in piedi a ri­sponderle, chiuden­dosi nelle sue stanze. Obama aveva un dub­bio, una strategia da con­dividere, e ne parlava con Oprah. Il lavoro delle «consigliere» ha fatto il re­sto: attenzione, signora Oba­ma, «quella lì» fa la padrona in ca­sa sua. E Oprah è stata allontana­ta. Michelle non l’ha mai accolta a braccia aperte alla Casa Bianca, Barack nemmeno. Quando Oprah ha cercato di aiutare Mi­chelle nella sua campagna contro l’obesità, la first lady l’ha snobba­ta. «Odia le persone grasse e non mi vuole fra i piedi» si è sfogata. Non povera, ma delusa Oprah. Del resto secondo Michelle Oprah sarebbe un esempio pessi­mo, «così ricca e famosa, fa pensa­re che essere grassi vada bene». È incredibile che Michelle sia ge­losa? Tutt’altro. È vero che Oba­ma sembra avere occhi solo per la moglie, è chiaro che il comman­der in chief sia lei, ma la ca­lamita è lui. L’incubo Jfk tormenta Michelle: cari­smatico, bello, giovane, potentissimo, il suo uo­mo fa gola a troppe, co­me Kennedy. Già nel 2008 Obama fu co­stretto a scaricare Scarlett Johans­son, che si vanta­va di avere una liason via mail col candidato demo­cratico. E pure l’attrice Kerry Washington sarebbe finita nella «watch list» delle femmine che lo staff della first lady deve guardare a vista, per impedire che arrivino fino al marito: anche se la Casa Bianca ha smentito tutto,sia il ban­do d’accesso sia l’esistenza della li­sta stessa. Ma secondo Ed Klein la first lady è «gelosa in modo insoli­to », compare all’improvviso per controllare Barack, vuole cono­scere ogni suo movimento, le liti­gate ci sono eccome. Tutti alla Ca­sa Bianca parlerebbero del «com­portamento ossessivo » di Michel­le. Anche se pare che nessuno, poi, abbia il coraggio di darle tor­to. Barack non si sa, ma lui certo non è in posizione da dettare leg­ge, sull’argomento.