varie, 17 maggio 2012
Gabrio Gentilini, 61 anni. Di Livorno, un tempo «ottimo maitre e ottimo musicista (suonava il pianoforte e lavorava in un ristorante sul Romito)», mesi fa aveva perso il lavoro perché beveva troppo e in più aveva cornificato con una prostituta la consorte tedesca Brigitte Skludlarek, 57 anni, «bella donna, sempre sorridente»
Gabrio Gentilini, 61 anni. Di Livorno, un tempo «ottimo maitre e ottimo musicista (suonava il pianoforte e lavorava in un ristorante sul Romito)», mesi fa aveva perso il lavoro perché beveva troppo e in più aveva cornificato con una prostituta la consorte tedesca Brigitte Skludlarek, 57 anni, «bella donna, sempre sorridente». Costei l’altra sera, vedendo rincasare il marito così ubriaco che quasi non si reggeva in piedi, con tutte le sue forze gli afferrò il pene tentando di strapparglielo via e quando lui svenne per il dolore prese un tubo di marmo che serviva da porta rotoli di carta e glielo infilò nell’ano fino a sfondargli l’intestino. Poi il giorno dopo, notando che l’uomo era ancora incosciente e sofferente, si decise a chiamare i carabinieri. Ricoverato in ospedale e operato d’urgenza, il Gentilini morì dopo due giorni d’agonia per uno «choc settico dovuto a peritonite stercoracea da perforazione rettale». Tarda serata di sabato 12 maggio in un appartamento a pochi passi dalla Fortezza Medicea a Livorno.