RC, il Giornale 15/5/2012, 15 maggio 2012
A Roma effetto Woody I giornali americani: compratevi una casa lì - Una città esotica che affascina e confonde gli americani catturati dalla ricchezza del suo immenso patrimonio artistico e culturale
A Roma effetto Woody I giornali americani: compratevi una casa lì - Una città esotica che affascina e confonde gli americani catturati dalla ricchezza del suo immenso patrimonio artistico e culturale. È la descrizione della Città Eterna fatta dal New York Times che, dopo la pubblicità portata ala capitale dal film di Woody Allen «To Rome with love», dipinge Roma come la città ideale per l’acquisto di un abitazione. Tanti i vip che già ne posseggono una: l’attore Willem Dafoe, l’allenatore Sven Goran Eriksson, il re di Spagna Juan Carlos, peraltro romano di nascita. E secondo indiscrezioni ci sarebbero molte star ora interessate all’acquisto. Tra i nomi in lista si vocifera di Penelope Cruz e Alec Baldwin, attori nel film di Allen, ma anche di Dustin Hoffman, Sharon Stone e Orlando Bloom. La Cruz è rimasta stregata da una villa nella zona dei Castelli Romani, mentre Alec Baldwin invece starebbe cercando un ampio loft nel rione Monti, noto per la presenza di locali alla moda e considerato uno dei quartieri più trendy della capitale. Secondo indiscrezioni di consulenti immobiliari, che trattano abitazioni di lusso, Hoffman sarebbe in trattativa per l’acquisto di una proprietà a Campo de’ Fiori mentre Sharon Stone punterebbe a una residenza nell’esclusivo e più riservato quartiere Parioli. Un’ottima notizia, insomma, per il settore immobiliare romano, che gli addetti ai lavori descrivono duramente colpito dalla crisi economica e dalla stagnazione delle compravendite. Dati alla mano, però, risulta che nelle otto maggiori città italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze) il mercato delle case ha chiuso il 2011 con un aumento delle compravendite del 2,4% rispetto all’anno precedente e con un fatturato, stimato in circa 25,2 miliardi di euro, in crescita del 3,2% rispetto al 2010. Cifre di un recentissimo studio realizzato dall’Agenzia del Territorio in collaborazione con l’Abi (l’associazione delle banche italiane) che smentiscono le lamentele degli operatori.