Fabrizio Massaro, Corriere della Sera 15/05/2012, 15 maggio 2012
LA PIOGGIA DI 24 MILA REPORT E L’OTTIMISMO TUTTO DI CARTA
La Borsa non è solo una macchina di soldi, ma anche di informazioni. La Consob ieri ha quantificato anche questo secondo aspetto: in un anno per le 261 società quotate a Milano sono stati prodotti quasi 24 mila report da parte degli analisti delle case d’affari (in gran parte banche): una media di circa 100 al giorno, esclusi i weekend, e per di più non dedicate a tutte le società, visto che di solito le più piccole di solito non vengono coperte. Di questi 24 mila report, circa il 45% consigliava di comprare («buy») i titoli in vista di un rialzo del loro valore: un consiglio giustificato, parlando in generale, considerato che i due terzi delle società italiane, specie quelle industriali, valgono meno del loro patrimonio; il 30% dei report suggeriva di tenere le azioni possedute («hold»); il 12,4% di venderle («sell») e il 7,4% non dava giudizi ma conteneva comunque informazioni rilevanti. Nonostante questo dispendio di energie e di cervelli, sembra che i report non abbiano convinto molto gli investitori (comprese le banche d’appartenenza), o comunque non stati in grado di influenzare più di tanto il mercato. Impietosamente la relazione di Giuseppe Vegas sottolinea che la capitalizzazione delle società italiane è scesa del 22% a 332 miliardi. Ai cambi di ieri, la sola Apple valeva 408 miliardi di euro.
Fabrizio Massaro