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 2012  maggio 12 Sabato calendario

IMPOSSIBILE SALVARE «ITALIA COAST2COAST»

Dev’essere davvero profonda la crisi di idee del Servizio pubblico se per costruire uno show di prima serata non trova di meglio che vampirizzare il repertorio video e il materiale umano delle tv locali! È da questo curioso paradosso che nasce «Italia coast2coast», nuovo programma di Raidue, condotto dal Trio Medusa insieme a Laura Barriales (giovedì, ore 21.05). L’idea alla base del programma è questa: attraversare l’Italia proponendo i filmati più eccessivi e caratteristici delle tv locali che punteggiano fittamente il Paese, da nord a sud. Niente di nuovo, lo facevano «Mai dire tv» dei tempi d’oro, «Lupo solitario» e un’inchiesta di Mimmo Lombezzi con ben altro guizzo e ironia. C’è persino un momento in cui, con sottofondo musicale lacrimevole, i conduttori celebrano davanti alle telecamere Rai la storia gloriosa delle tv private. E poi «fenomeni» del web come Mino Franciosa, scherzi radiofonici, una finta balera allestita in studio che è ben più triste di quelle vere.
Bisogna dire che il blob dei filmati delle locali è forse la cosa meno imbarazzante di una serata che si trascina tra gag che non fanno ridere, ospiti con pochissimo da dire (si ha quasi l’impressione che alcuni di loro il meglio lo abbiano dato proprio nella prima fase della loro carriera, sulle locali), una conduzione sfilacciata di quelli che dovrebbero essere i volti della «nuova Rai2». Il Trio Medusa dà l’impressione di muoversi a disagio in panni che non gli appartengono: un conto è il cazzeggio radiofonico, un conto è il controcanto sarcastico a Victoria Cabello in «Quelli che il calcio». Ben altra cosa la conduzione di un programma di prima serata. Laura Barriales, già inspiegabile come opinionista all’«Isola dei famosi», è inutilmente sopra le righe, urla, ride a sproposito. Alla fine della serata, si resta con l’impressione, cara Lei, di uno dei punti più bassi toccati dalla Rai negli ultimi anni. Altro che tv locali!
P.S. Contrariamente a quanto apparso su alcuni comunicati stampa, Marco Salvati non è tra gli autori di «Punto su di te». Ne prendiamo atto.
Aldo Grasso