Dario Cresto-Dina, la Repubblica 6/5/2012, 6 maggio 2012
Dario Argento quando ha un soggetto in testa si ritira in albergo: «Amo abitare un luogo di cui nulla mi appartiene, e lì comincio a scrivere, ho già tutto il film in memoria
Dario Argento quando ha un soggetto in testa si ritira in albergo: «Amo abitare un luogo di cui nulla mi appartiene, e lì comincio a scrivere, ho già tutto il film in memoria. Nasce pezzo su pezzo, sotto quella coperta e nei sogni notturni. L’altra sera un incubo mi ha svegliato di soprassalto, sono stato costretto ad accendere la luce per riavermi dallo spavento. Un’altra volta ho avvertito una presenza estranea in casa, avevo bisogno di parlare con qualcuno. Sono sceso in pigiama e ciabatte e ho svegliato il portiere. Il mosaico delle scene si crea in questo mondo onirico».