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 2012  maggio 11 Venerdì calendario

Soldi e polizze, Woodcock indaga sull’Idv Barbato - Nel mirino di Woodcock finisce anche il «moralista» dell’Idv Francesco Barbato

Soldi e polizze, Woodcock indaga sull’Idv Barbato - Nel mirino di Woodcock finisce anche il «moralista» dell’Idv Francesco Barbato. Al centro delle attenzioni del pm i rapporti tra il deputato (noto per aver registrato i colleghi alla Camera con una telecamera nascosta) e l’imprenditore campano nel ramo assicurativo Paolo Viscione, grande accusatore di Marco Milanese (Pdl), rite­nuto attendibile dai pm partenopei. Un paio di mesi fa l’imprenditore è stato riascoltato a sorpresa da Woodcock. Nel faccia a faccia, è proprio il pm a insistere sui rapporti «economici» di Barbato con Viscione.Rapporti già emersi nell’indagi­ne su Milanese, da intercettazioni e da un verbale dello stesso Viscione col pm Pisci­telli ora «trasmesso per approfondimen­ti » a Woodcock. Viscione, nel nuovo inter­rogatorio, ribadisce che Barbato gli aveva chiesto «20mila euro per una consulenza che avrebbe dovuto svolgere a favore del­la società di mia proprietà, nei confronti dell’Isvap,dove lui diceva,per essere com­ponente di una certa commissione, di ave­re delle giuste entrature con la vicepresi­denza ». Woodcock vuol sapere di più. «Chi era la vicepresidente?», chiede. «Maz­zarella », replica Viscione, che aggiunge: «Ma era un millantatore (Barbato, ndr ), perché questa dottoressa (...) lui l’avrà vi­sta quando andava in commissione e (...) ha considerato questa persona come avvi­cinabile ». Woodcock si informa sulla gene­si del rapporto tra Viscione e l’onorevole. L’imprenditore ricomincia: «(Barbato, ndr ) ha iniziato con il proporsi per ottene­re un mandato assicurativo, che ha ottenu­to (...) a favore della moglie». Un mandato di agente per la società assicurativa «Eig», all’epoca di proprietà di Viscione, e che la moglie di Barbato ottenne «non da me, da Resciniti che era il mio Dg (...) e che prima di dare mandati si rivolgeva a me...», spie­ga l’imprenditore. Che aggiunge come «l’aggancio» con Barbato fu proprio il fra­tello di Resciniti, «un avvocato napoleta­no collegato con questo movimento politi­co di cui fa parte Barbato». «Cioè l’Idv», chiede Woodcock. Viscione conferma, e prosegue: «Quindi, questo Barbato ha fat­to il primo aggancio per ottenere un man­dato... si è trovato in un momento in cui noi eravamo nell’occhio del ciclone per questa ispezione congiunta Isvap, Gdf e, poi, anche per l’indagine in corso del dot­tor Piscitelli...». Woodcock incalza: «Vuol dire che eravate sotto pressione?». «Sotto pressione... e lui (Barbato, ndr ) era a cono­scenza come tutti di questa pressione... e si è proposto per fare il consulente per no­stro conto, cercando di spillarci un po’ di soldi, questo è tutto». Un tutto che per Wo­odcock non è sufficiente. Pm: «Lui in con­creto che voleva fare?». Viscione: «Propo­neva di potersi interessare della vicenda per cercare di alleviare quelle che poteva­no essere le conseguenze derivanti da una ispezione, in qualche modo, come dire, devastante»e. Woodcock incalza. «Quan­to ha fruttato alla moglie del Barbato que­sta cosa?». «Poca roba, credo», replica Vi­scione, ma il pm insiste: «Questo mandato l’ha chiesto lui o l’ha chiesto la moglie?». «L’ha chiesto lui per la moglie», conferma Viscione.Woodcock torna sull’autocandi­datura di Barbato a consulente: «Dopodi­ché lui s’è offerto per (...) intervenire su questa vicepresidente?». Viscione rico­mincia: «Dice: “sai, io posso farti la consu­lenza, però mi dovresti dare ventimila eu­ro in contanti, cash (...) io ho rifiutato, ho rifiutato proprio, ho detto: statti bene!». La vicenda ricostruita da Viscione sembre­rebbe ricalcare i comportamenti contesta­ti dai pm partenopei a Milanese e a Papa, che avrebbero chiesto soldi in cambio di informazioni fornite all’imprenditore di turno. Che sia o meno questo il teorema di Woodcock, il pm va avanti: «Lui questi sol­di ha detto: guarda, mi devi dare 20mila per me, oppure me li devi dare...». Viscio­ne coglie: «No, no, per sé, per sé. Cioè, 20mila euro che servivano perché lui si in­teressasse della nostra vicenda ». Una con­sulenza che, aggiunge Viscione, «si deve intendere come un fatto di interesse, che poteva esplicare...». Anche perché «se no uno, voglio dire, improvvisamente chiede 20mila euro così, non ha senso», riassume Woodcock.Dopo il rifiuto?«Da allora (Bar­bato, ndr ) non l’ho più sentito: lui mi tele­fonava continuamente, è venuto pure a ca­sa », chiosa Viscione. Ma il pm non molla, tocca il tasto del «ruolo istituzionale» del parlamentare, chiede una volta di più in che modo Barbato conoscesse i vertici del­l’Isvap. E alla fine Viscione sbotta: «Io non facevo mica l’indagine come giustamente sta facendo lei per capire».