Filippo Facci, Libero 11/5/2012, 11 maggio 2012
SUICIDOLOGO
Ricapitoliamo. I suicidi «economici» in Italia rientrano nella norma (fonte: autorità sanitarie italiana e greca) e secondo l’Istat sono addirittura calati; più in generale, Italia e Grecia sono i paesi in cui ci si suicida meno di tutta Europa. Stefano Marchetti dell’Istat, responsabile di uno studio sul tema, ha detto che «è difficile che ci sia un aumento significativo dei suicidi dovuti alla crisi, si stanno facendo affermazioni forti senza evidenze scientifiche». Inoltre 56 studi internazionali (fonti: Oms, Ordine dei giornalisti del Veneto, sociologo Marzio Barbagli) hanno dimostrato che la troppa attenzione dei media ai casi di suicidio induce pericolosi effetti di emulazione; Claudio Mencacci, direttore di neuroscienze al Fatebenefratelli, ha detto esplicitamente che questi studi «dimostrano con certezza che le notizie dei suicidi da crisi economica, se presentate in modo sensazionalistico, inducono altri suicidi».
Ora spiegatemi, a fronte di ciò, perché non dovremmo chiedere conto delle personalissime stime sui suicidi fatte dalla Cgia di Giuseppe Bortolussi (che è un politico, sino a prova contraria) il quale ha rilanciato l’allarmismo sul tema e non si è fatto problemi a distribuire colpe, gettando l’osso alla stampa e ovviamente non disdegnando comparsate televisive sul tema.