Alberto Mattioli, La Stampa 11/5/2012, 11 maggio 2012
Ma Hollande inaugura l’Eliseo a basso costo– Spero sia un faccia a faccia, non un corpo a corpo»: lo disse François Hollande prima del dibattito tivù con Nicolas Sarkozy, ma come augurio va benissimo anche per il suo primo incontro con Angela Merkel, anticipato a martedì a Berlino, subito dopo la consegna da parte di Sarkozy delle chiavi dell’Eliseo e della bomba
Ma Hollande inaugura l’Eliseo a basso costo– Spero sia un faccia a faccia, non un corpo a corpo»: lo disse François Hollande prima del dibattito tivù con Nicolas Sarkozy, ma come augurio va benissimo anche per il suo primo incontro con Angela Merkel, anticipato a martedì a Berlino, subito dopo la consegna da parte di Sarkozy delle chiavi dell’Eliseo e della bomba. Sulla carta, non c’è gara: da una parte la Cancelliera di ferro, dall’altra un estremista del compromesso che i suoi compagni definiscono «molle» (Martine Aubry), «fragolina di bosco» (Laurent Fabius), «capitano di pedalò» (Jean-Luc Mélenchon) e «flanby» come un celebre budino (un po’ tutti). Sarà. Ma Hollande il molle sa all’occasione diventare durissimo, e Sarkò ne sa qualcosa. E poi se non vuole applicare all’Europa il rigore predicato da Frau Merkel, di certo lo applica a se stesso. Sono passati quattro giorni dall’elezione ed è già «stile Hollande». La regola è: fare il contrario del suo predecessore. Sarkò debuttò con la famigerata festa al Fouquet’s e la catastrofica crociera sul «Paloma», lo yatch dell’amico Bolloré, che gli incollarono addosso quell’etichetta di «presidente dei ricchi» di cui non è più riuscito a liberarsi. Hollande invece si vuole «presidente normale» e da uomo normale insiste a comportarsi. Per esempio, martedì ha pranzato nel suo solito ristorante, «La cantine», buono ma certo non lussuoso, a due passi da casa. E la sera è andato di persona a comprare i celebri macarons di «Ladurée». Poi parla con tutti. Ogni volta che c’è una folla che lo aspetta, sembra che anche lui non aspetti altro: battute, strette di mano a vecchi militanti, baci a giovani militantesse. E avanti con le carezze ai pupi, sotto con l’autografo per il ragazzino, forza con la foto per la nonna. E’ talmente alla mano che viene da chiedersi se ci è o ci fa. Per esempio, ha annunciato che vorrebbe restare nel suo appartamento (in affitto), tre stanze, due bagni e balcone al quinto piano dell’8 di rue Cambon, che è casa sua da cinque anni, cioè da quando Ségolène lo buttò fuori dalla loro. Spiega: «Ho le mie abitudini: il ristorante, il fornaio, i vicini...». Rincara la dose di normalità la portinaia, Clara: «Saluta sempre i vicini e si scusa quando attraversa la hall che ho appena pulito». Solo che un grande condominio tutto a vetrate e con un continuo via vai non è esattamente l’ideale per la sicurezza. Alla fine, ha prevalso il vai via: Hollande vivrà con la compagna Valérie Trierweiler all’Eliseo, ma controvoglia. Del resto, neanche Sarkò amava il palazzo e preferiva la casa di Carlà che, però, in fondo a una sorvegliatissima strada privata del superchic sedicesimo arrondissement, era già blindata di suo. Idem per gli spostamenti. Hollande è un aficionado del Tgv, il pendolino francese. Ma un Presidente che si sposta in treno è il sogno di ogni attentatore e l’incubo della sicurezza. Dovrà rinunciarci. In compenso, per andare all’Eliseo martedì, Hollande ha scelto una Citroën ibrida, che fa tanto verde. Però ha ammesso che non potrà più girare per Parigi in scooter come faceva quand’era ancora monsieur Hollande. Per fortuna che su questo medioman veglia una tipa tosta come Valérie la giornalista. Più passano i giorni e più emerge il caratterino della première dame, première anche a non essere sposata con il Président. Una sua collega di «Paris Match» che aveva scritto che Thomas è «il primo figlio della coppia Hollande-Ségolène» ha ricevuto un messaggino in cui Valérie le ingiungeva di rettificare: «ex coppia». E le chiedeva: «A che gioco sta giocando?». Forse a trattare con la Merkel bisognerebbe mandarci lei... "ARIA DI CASA" "Voleva restare nel condominio dove vive in affitto, ma è impossibile per ragioni di sicurezza"