Francesco Arcucci, ItaliaOggi 8/5/2012, 8 maggio 2012
Perché le banche ora non possono allentare i cordoni della borsa – Molti operatori sono ancora convinti che l’andamento dei mercati azionari sia stato coincidente in quasi tutti i paesi negli ultimi anni
Perché le banche ora non possono allentare i cordoni della borsa – Molti operatori sono ancora convinti che l’andamento dei mercati azionari sia stato coincidente in quasi tutti i paesi negli ultimi anni. In realtà, dopo il crollo di quasi il 70% dei corsi azionari dall’estate 2007 alla primavera 2009, vi è stato un potentissimo recupero, quasi dell’85%, del precedente ribasso negli Stati Uniti e, seppur in misura minore, in Germania e Gran Bretagna, mentre le borse francese, italiana, spagnola e greca sono tornate vicine ai minimi del 9 marzo 2009 o li hanno rotti. Anche per quanto riguarda i settori economici vi sono delle grandissime diversità. Chi ha investito nei titoli delle società che producono beni di consumo, materiali di base, farmaceutici ed energia ha guadagnato molto. Chi invece ha investito nelle banche, olandesi, francesi, americane, svizzere, inglesi e italiane ha perso quasi tutto il suo capitale visto che ha subìto una flessione di circa il 20% all’anno. Si pensi in Italia alle disastrose performance registrate dai patrimoni delle fondazioni bancarie. Del resto, questo pessimo andamento dei titoli bancari trova un riscontro nei cattivi risultati registrati dalle aziende di credito nella loro gestione. Le banche oggi si trovano di fronte a difficoltà nell’aumentare i prezzi dei loro servizi, ad incrementi del costo della raccolta, ad obblighi di tenere più mezzi propri come cuscinetto contro le perdite e di mantenere nel loro attivo una più elevata proporzione di attività liquide, a pesanti sofferenze nel loro portafoglio prestiti, a grandi minusvalenze sui titoli di Stato e alla necessità di ridurre la valutazione delle partecipazioni spesso acquisite a prezzi stratosferici in passato. In queste condizioni è evidente che le banche trovano grandissima difficoltà a concedere ulteriori crediti e gli appelli affinché le aziende di credito medesime allarghino il cordone della borsa cozzano con la dura realtà dei fatti. Questi appelli sono vani e chi li fa dimostra di capire ben poco dell’attività bancaria.