Franco Adriano, ItaliaOggi 10/5/2012, 10 maggio 2012
Camera ardente per il travet blogger che difende chi lavora a Palazzo – Il sindacalista della Camera dei deputati, Amerigo Rivieccio, già autore di un foglietto impertinente: la Puntigliosa ha aperto un blog: lavorareapalazzo
Camera ardente per il travet blogger che difende chi lavora a Palazzo – Il sindacalista della Camera dei deputati, Amerigo Rivieccio, già autore di un foglietto impertinente: la Puntigliosa ha aperto un blog: lavorareapalazzo.blogspot.it, «dedicato a chi ha superato un concorso ed ogni giorno nei palazzi ci va semplicemente a lavorare». Si capisce che lo ha fatto per combattere i troppi pregiudizi e per cercare di aprire un varco di simpatia nell’opinione pubblica. Ma, va detto, finora è stato un disastro. Sul primo post (non era un pesce d’aprile nonostante la data) ha spiegato sulla base degli indici di mortalità dell’Istat che a Montecitorio si muore in percentuale più giovani rispetto a palazzo Madama e al resto della popolazione italiana: una morte prematura al mese. Ora, non per fare ironia (semmai ci sarà stata qualche toccatina di rito) ma sulla questione è calato un religioso silenzio: zero commenti. Amen. Non pago, però, martedì scorso Rivieccio è potuto purtroppo tornare sull’argomento. E, stavolta, c’è perfino chi gli ha dato corda iniziando a parlare di «campi elettromagnetici», «stress», «carichi di lavoro». E pensare che già sulle famose sportine della spesa uscite da Palazzo e riprese dalle Jene, il blogger travet si era sentito le sue. Quarantuno commenti durante i quali si era scatenata una rissa a parole tra dipendenti anomini che sono intervenuti talvolta insultandosi e poi sono cominciate ad arrivare anche le pomodorate dei blogger di passaggio. Alla fine, era giunta una conclusione sconsolata: «Mi sembra che cercare di far arrivare la nostra voce fuori di queste mura sia inutile». Da un altro blog (Rivieccio ne cura tre, uno dedicato alla sua esperienza di padre) si apprende che è laureato in economia aziendale e dal 2001 è contabile alla Camera. Ma prima di approdare a Montecitorio è stato ragioniere a palazzo Chigi; al Comune di Napoli e «in una cava di inerti». «Ma sono stato anche Funzionario Ue e arbitro nazionale di pallacanestro», aggiunge. Sulla Puntigliosa svelò i 10mila euro all’anno per ogni posto auto nel parcheggio privato di via Santa Maria in Via, «status symbol» per i funzionari della Camera. Gridò: «Sveglia c’è un mondo qui fuori che vi sta guardando!»