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 2012  maggio 10 Giovedì calendario

Si è spento il senatore Cantoni - Nel sonno è mancato Giampiero Cantoni, imprenditore e banchiere, milanese e bocconiano, vecchio socialista e berlusconiano, grande appassionato di lirica e di vela, presidente della Commissione difesa a Palazzo Madama

Si è spento il senatore Cantoni - Nel sonno è mancato Giampiero Cantoni, imprenditore e banchiere, milanese e bocconiano, vecchio socialista e berlusconiano, grande appassionato di lirica e di vela, presidente della Commissione difesa a Palazzo Madama. Aveva 73 anni, lascia moglie e due figli. Il grande pubblico magari non sa chi fosse, ma alla camera ardente si sono presentati con il cappello in mano le massime autorità della Repubblica: Napolitano, Schifani, Monti. E poi tutto un mondo meneghino, dalla Moratti a Scognamiglio. Cantoni era una figura importante della politica. Uno capace di parlare con tutti, moderato vero. Messaggi di rimpianto dagli avversari in Parlamento, Chiti e Finocchiaro per primi. Un parlamentare che, testimoniano quanti l’hanno conosciuto, mai apriva la bocca a vanvera. Competente soprattutto nel ramo economico, nelle questioni inaccessibili della finanza. Era stato presidente della Bnl, prima ancora di Ibi e di Efibanca, in seguito vicepresidente di Mediocredito e dell’Abi. L’amicizia con Bettino Craxi l’aveva aiutato, certamente sì. Però quando era già imprenditore di successo. Per diventarlo, ricordano gli amici di un tempo, si era fatto un mazzo così. «Aveva la cultura meneghina del laurà», del rimboccarsi le maniche, testimonia Paolino Bonaiuti. Ha continuato a sgobbare anche dopo, non smetteva praticamente mai, neppure quando regatava con D’Alema e stava al timone del suo veliero da veri ricchi (un Baltic 55 del 1987, barca meravigliosa), ore al telefono e sempre parecchio esauriente con tutti. Il Capo dello Stato confida di averne «un grato ricordo» dovuto soprattutto alla «signorilità e simpatia», qualità sul Colle parecchio apprezzate. Berlusconi non ha fatto dichiarazioni, però è parso commosso davanti alla salma, anzi sconvolto, perché con Giampiero si erano sentiti giusto il giorno prima e l’aveva trovato un po’ sotto stress, vai a pensare che nella notte sarebbe arrivato l’infarto. Erano talmente amici che tra loro non aveva lasciato traccia un incidente di percorso, la confidenza che secondo Wikileaks Cantoni aveva fatto a un funzionario dell’ambasciata Usa sulle festicciole di Arcore, con la preoccupazione sincera che Silvio si stesse guastando la salute a forza di ore piccole... Hanno continuato a frequentarsi come se nulla fosse accaduto. E Cantoni, ancora l’altro ieri, insieme con Letta e pochi di buonsenso faceva da contrappeso allo scatenamento del Pdl contro Monti suggerendo prudenza con discorsi tipici del personaggio, legati alla vastità della crisi europea, ai rischi di crac in Grecia e pure in Spagna che potrebbero tirarci giù nel burrone. Guarda caso, la prima mano che il Professore era andato a stringere, appena eletto senatore a vita, fu quella di Cantoni. I funerali venerdì a Milano.