Gianni Barbacetto, il Fatto Quotidiano 8/5/2012, 8 maggio 2012
“CENE ELEGANTI? RAPPORTI ORALI CON LE STATUE”
Milano Le “cene eleganti”? Incenerite per sempre dai racconti imbarazzati di due ragazze, Chiara Danese e Maria Makdoum, nell’aula di giustizia in cui si celebra il processo a Silvio Berlusconi (per concussione e prostituzione minorile). Mentre il bunga bunga cominciava a mostrare i suoi effetti anche nel Paese, sotto forma di risultati elettorali, nel Palazzo di Giustizia di Milano, Chiara, come una studentessa spaventata davanti a un’interrogazione, ha raccontato alle tre giudici il suo viaggio nel Paese dei Balocchi. Ancora minorenne, fa la mascotte di Miss Italia, poi cerca di entrare nello stupefacente mondo dello spettacolo e della tv.
IL CONTATTO determinante è quello con Emilio Fede: al primo incontro, nell’agosto 2010, le fa intravedere la possibilità di diventare “Meteorina”, di guadagnare “5 mila euro a settimana”, senz’altra preparazione che “un corso di dizione a casa sua”. Subito invitata, per la sera stessa, a cena “da Giannino”, assieme all’amica Ambra Battilana. Chiara parla della sua passione per “l’estetica” (ha studiato da estetista). “Come te la cavi coi massaggi?”, le chiede Fede. Poi la fa alzare da tavola e la gira “soffermandosi sul mio posteriore , tenendomi ferma con le mani sui fianchi”. Il giorno dopo, arriva già la convocazione. Lucignolo la porta ad Arcore. Cena con “ragazze che avevo visto alla tv, all’Isola dei Famosi”, mentre girano vassoi di anelli colorati da cui si può attingere. Il Paese dei Balocchi, però, si trasforma presto “in una specie di girotondo in cui le ragazze si denudano i seni e toccano e si fanno toccare dal presidente, mentre cantano Meno male che Silvio c’è”. Gara di burlesque? Non risulta che Dita von Teese faccia nei suoi spettacoli quello che fanno Nicole Minetti e le altre ragazze: simulare rapporti orali con una statuetta di Priapo. E questo ancora a tavola.
Quando poi scendono al piano di sotto, “nella discoteca che lui chiamava bunga bunga”, la festa continua, “con le ragazze che ballano vestite da infermierine e poi fanno lo strip tea-se”. Emilio Fede, notato l’interesse di Silvio per Chiara e Ambra , aveva messo le mani avanti: “Ehi, tu mangia nel tuo piatto, che io mangio nel mio”. Ci pensano le “gemelline di Napoli” (Eleonora e Imma De Vivo) a cercare di coinvolgere le due novizie: “Mi mettono le mani addosso per convincermi a ballare, a spogliarmi”, racconta Chiara.
INTANTO Nicole Minetti, al palo della lap dance, resta completamente nuda. Chiara è in imbarazzo. Vuole andarsene. “Io sono timida, parlavo solo con Ambra”. In auto, Fede sembra scocciato, ma poi le dice : “Brava, hai superato la prova”.
Quando nell’autunno 2010 scoppia lo “scandalo Ruby”, Chiara chiama Fede. “Avevo paura, non sapevo cosa fare. Lui fa finta di non conoscermi, poi mi chiede: cosa vuoi, soldini?”. Non riesce a trattenere le lacrime, quando racconta l’assedio dei giornalisti, l’imbarazzo con i genitori, la vergogna di essere considerata una escort. Con Ambra decide allora di scrivere un memoriale e di andare dai magistrati di Milano, il 4 aprile 2011. Ha rotto il fronte delle “Olgettine”. Come l’altra teste ascoltata ieri, Maria Makdoum, accompagnata dalla madre che indossa il velo islamico. Va ad Arcore a ballare la danza del ventre.
ASSISTE al bunga bunga, ai toccamenti. Li racconta all’uomo che frequenta, l’ex prefetto Carlo Ferrigno, che l’aveva presentata a Lele Mora, dall’immancabile “Giannino”. Mora le propone: “Entra nel mio harem”. Ma poi le dice: “Sei troppo chiusa”. “Sì, mi ripeteva: se vuoi fare questo lavoro non devi essere così chiusa”.