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 2012  maggio 07 Lunedì calendario

SE VIA TWITTER SI APRE LA CACCIA A CARLA BRUNI

«L’italiana lascia l’ungherese. Ripeto: l’italiana lascia l’ungherese». Ieri su Radiolondres, l’hashtag di Twitter in cui si davano e si commentavano i sondaggi di straforo (di straforo per milioni di utenti), sul caso-Carlà c’era un accanimento unanime. L’altoborghese ricchissima-supermodel-cantautrice-seduttrice poliandrica-first lady (ex) più ganza del mondo veniva trattata come una Rosi Mauro d’alta gamma. Come una femmina, diciamo, strumentale. Tra le battutacce più frequenti: «Carla Bruni è sul mercato!», «Video sexy di Carla Bruni con Hollande», «Carla Bruni ha aggiornato il suo status di Facebook, da “sposata” a “singola”», «Avvistata cantautrice stonata con chitarra all’aeroporto di Roissy», «Carla Bruni rifugiata all’ambasciata italiana», «Carla Bruni ha mandato un sms a Francois Hollande: “Quelq’un m’a dit (titolo della sua canzone più nota, ndr) che tu mi ami», «Carla Bruni ha votato presentando il passaporto, è pronta a lasciare il Paese».
In realtà, Bruni dopo aver votato si è dimenticata il documento al seggio elettorale. Era arrivata con una frangia recente e una sciarpa annodata tipo pacco regalo; e un marito, Nicolas Sarkozy, che davanti ai fotografi le baciava una spalla. Venivano da casa di lei, nel comprensorio stralusso di Villa Montmorency, nel Sedicesimo Arrondissement; la zona più ricca ed elegante di Parigi, l’unica dove Carlà era stata protagonista di un evento elettorale. Insomma, un evento da Sedicesimo e per signore, più o meno tre dozzine, a casa di un’amica. Durante il resto della campagna, non si era spesa molto. Forse per indole, forse a causa di un’intervista disastrosa in cui spiegava che lei e il marito «erano gente semplice», e che lei guardava reality e soap opera con in braccio la poppante Giulia, proprio come le mammine normali, e l’avevano parecchio presa in giro. Soprattutto, perché Carlà è stata tutt’altro che popolare. Era vista come una moglie-trofeo, acciuffata da Sarkozy come rivincita personal-mediatica poche settimane dopo essere stato lasciato dalla moglie Cécilia. E come un’incarnazione di quel che molti francesi si sono presto resi conto di non sopportare di Sarko: l’esibizionismo personale, l’ossessione per l’immagine, la spasmodica necessità di essere vicino ai ricchi e famosi. La «rupture» sarko-bruniana dopo coppie presidenziali segretamente scassate e ufficialmente dignitosissime (Francois Mitterrand e l’impegnata Danielle, Jacques Chirac e la pia Bernadette) non era piaciuta a nessuno. Non ai benpensanti bon chic bon genre. Non ai francesi di sinistra, ovviamente, l’ex gauchiste elegante Carlà gli è subito andata di traverso. E di sicuro non ai francesi normali.
Morale, l’opinione pubblica francese e non solo è parsa ben lieta di scherzare sulla sconfitta elettorale di Carlà. E sul suo matrimonio che pochi ritengono fondato su una bruciante passione. Il tutto fa ridere, lei è antipatica, il gioco è facile. Oggi è difficile riconoscere nella signora tirata con grandi zigomi costosi la ragazza insicurissima del film «E’ più facile per un cammello…» diretto da sua sorella Valeria Bruni Tedeschi (Carlà era interpretata da Chiara Mastroianni); agitata, psicoterapia-dipendente, sconvolta quando le dicono che il papà morente non è il suo vero padre.
«Io la conosco, è una buona persona, l’ho molto ascoltata e capisco che si definisca una persona modesta», dichiarava ieri Jacques-Alain Miller, psicanalista genero di Jacques Lacan: «È molto interessata alla psicanalisi, lei stessa è in analisi». E come non capirla. Specie leggendo tanti commenti online, Come: «Chi sposerà Carla Bruni ora? Una volta ha detto di volere “un uomo dalla potenza nucleare”. Kim-Jong-Un della Corea del Nord è ancora scapolo, mi pare». Pare. Comunque, ora altro giro, altro Eliseo. Ora si preannuncia un nuovo feuilleton, più da ceto medio riflessivo, però interessante. Ci sarà un presidente con una ex compagna (Ségolène Royal) ex candidata presidente, e una fidanzata (Valérie Trierweiler) che sarà la prima première dame non sposata (ci sono anche sette figli in totale, di varie età).
Maria Laura Rodotà