Marco Mobili, Il Sole 24 Ore 5/5/2012, 5 maggio 2012
RIMBORSI IVA, IN ARRIVO 2,2 MILIARDI
«Una boccata d’ossigeno». È la stessa agenzia delle Entrate a utilizzare questi termini per annunciare, con una nota diramata ieri, lo sblocco di oltre 2 miliardi di euro da destinare alla liquidazione dei rimborsi Iva.
È un primo segnale e certamente importante. Che di fatto risponde a quanto denunciato a più riprese su queste pagine nelle ultime settimane, nel raccogliere il disagio degli imprenditori chiamati a fare i conti con la recessione e la carenza di liquidità, pur vantando crediti Iva anche di notevole entità nei confronti dello Stato.
A beneficiare dello sblocco delle risorse, disposto ieri dalla Ragioneria generale dello Stato pescando dall’apposito fondo del bilancio dello Stato, saranno almeno 11.000 partite Iva.
A breve, recita la nota delle Entrate, arriverà «una robusta iniezione di liquidità per imprese, artigiani e professionisti, grazie a circa 2,2 miliardi di euro messi a disposizione dal ministero dell’Economia e delle Finanze, per pagare i rimborsi di crediti Iva».
L’erogazione avverrà in due tappe. La prima tranche, pari a 400 milioni di euro, sarà erogata già nei prossimi giorni, mentre il restante miliardo e 800 milioni verrà pagato a partire dalla seconda metà del mese di maggio.
Con questa nuova iniezione di liquidità, - sottolinea ancora l’agenzia - la somma complessiva rimborsata nel 2012 a imprese, artigiani e professionisti arriverà a 3,1 miliardi di euro, a fronte dei 2,7 miliardi erogati nello stesso periodo del 2011, con un incremento di circa il 14 per cento. E pensare che soltanto poche settimane fa, però, il conto dei rimborsi Iva ottenuti dalle imprese era pesantemente in rosso: gli 891 milioni erogati nei primi tre mesi del 2012 erano ben lontani dall’1,8 miliardi erogati nello stesso periodo dell’anno precedente.
Per i rimborsi Iva che viaggiano in conto fiscale sarà ora la stessa agenzia delle Entrate a mettere a disposizione di ciascun agente i fondi occorrenti per procedere all’accreditamento dei rimborsi sui conti bancari dei contribuenti che ne hanno diritto.
L’attenzione sollevata sul delicato problema dei mancati rimborsi Iva ha smosso negli ultimi giorni anche il mondo della politica. E dopo l’interrogazione che Maurizio Leo (Pdl) presenterà la prossima settimana in Commissione finanze alla Camera e in cui si chiederà al Governo di semplificare l’accesso ai rimborsi e di attuare la norma che già consente la compensazione di crediti commerciali con somme iscritte a ruolo, il Pdl è già pronto a presentare una specifica mozione anche a Palazzo Madama.
A sottoscriverla il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, Gaetano Quagliarello e Andrea Augello. Con l’atto di indirizzo predisposto dai senatori si vuole impegnare il Governo sul fronte delle compensazioni dei crediti Iva. In particolare il Governo dovrebbe procedere in tempi rapidi ad attuare la disposizione che consente al ministero dell’Economia di innalzare, con proprio decreto, da 516mila euro a 700mila la soglia per effettuare le compensazioni orizzontali o i rimborsi in conto fiscale.
Non solo. Il Governo si dovrà impegnare a prevedere delle specifiche soglie, una riferita alla compensazione orizzontale dei crediti e l’altra riferita ai rimborsi fiscali.
In questo modo, sottolineano i senatori del Pdl, si potrebbe far fronte a un problema tutto italiano. Secondo Gasparri, infatti, il ritardo nell’erogazione dei crediti Iva è un problema «così critico quasi esclusivamente in Italia, essendo generalmente, i rimborsi erogati con assai maggiore celerità negli altri Stati dell’Unione europea».
Tema questo ripreso anche da Leo nell’interrogazione che sarà depositata a Montecitorio. Secondo Leo, infatti, oggi esiste una palese dissonanza con la normativa comunitaria. Negli altri Paesi europei non si usa facilmente lo strumento della compensazione, in quanto i rimborsi Iva sono effettivi e sensibilmente più rapidi. Nel nostro ordinamento, sottolinea il deputato, «per la necessità di non generare esborsi a carico dell’Erario», è previsto il meccanismo della compensazione debito/credito Iva.