Marco A. Capisani, ItaliaOggi 4/5/2012, 4 maggio 2012
L’Unità, il riassetto è vicino – Un accordo firmato che definisca finalmente il nuovo azionariato dell’Unità ancora non c’è, ma sembra che l’attuale editore Renato Soru e Maurizio Mian, tra i principali nuovi investitori, siano vicini a un’intesa che potrebbe essere formalizzata addirittura settimana prossima, in concomitanza col lancio del nuovo formato e dell’inserto d’inchieste U:
L’Unità, il riassetto è vicino – Un accordo firmato che definisca finalmente il nuovo azionariato dell’Unità ancora non c’è, ma sembra che l’attuale editore Renato Soru e Maurizio Mian, tra i principali nuovi investitori, siano vicini a un’intesa che potrebbe essere formalizzata addirittura settimana prossima, in concomitanza col lancio del nuovo formato e dell’inserto d’inchieste U:. Il condizionale è comunque d’obbligo perché i due imprenditori hanno avuto un rapporto degno di una telenovela, ricco di addii e ritrovamenti successivi. Adesso Soru si sarebbe convinto a diluire la propria quota fermandosi sopra il 20%, mentre Mian e gli altri soci sarebbero pronti a creare una cordata che si divida il rischio d’impresa. A incentivarli il percorso di risanamento che l’Unità ha avviato sui propri conti e, dopo anni di forti perdite (vedere ItaliaOggi del 2/2/2011), le ha permesso di avvicinarsi al pareggio. Per la fine di quest’anno, in particolare, le previsioni aziendali puntano a una perdita contenuta e un ebitda positivo. Così Mian (già imprenditore farmaceutico e presidente del Pisa calcio, attuale proprietario della ex villa di Madonna a Miami nonché del cane Gunther che si disse aveva ereditato da una nobildonna tedesca la fortuna alla base degli affari del suo padrone) dovrebbe acquistare una quota sotto il 30%. Gli altri nuovi soci sarebbero fornitori dell’Unità, il mondo delle cooperative rosse, alcuni intellettuali di sinistra romani e bolognesi. Sarebbero quindi questi i protagonisti della cordata che sottoscriverà l’aumento di capitale da 5 milioni di euro, varato a fine febbraio scorso e aperto fino alla fine del 2012. Indispensabile, però, al varo del nuovo giornale è la messa in sicurezza dei conti risanati: per assicurarla c’è al vaglio l’ipotesi di un futuro regime di solidarietà e progressivamente lo snellimento dell’organico. Al momento in redazione ci sono una sessantina di giornalisti, che dovrebbero scendere a quota 50 circa. Le conseguenze di un prossimo accordo nell’assetto societario si riversano anche sul versante editoriale: il quotidiano diretto da Claudio Sardo arriverà lunedì prossimo in edicola col nuovo formato, simile a quello della Stampa di Torino. La data è stata fissata per uscire in concomitanza con la chiusura delle urne delle elezioni presidenziali francesi e delle amministrative italiane (in calendario il prossimo week-end). Il passaggio al formato più grande era stato annunciato lo scorso settembre, poi rimandato alla fine del 2011, dopo ancora sospeso. Da lunedì il quotidiano fondato da Antonio Gramsci debutterà con una nuova veste grafica e soprattutto dedicando tutta la seconda parte della sua foliazione a U:, inserto di soli approfondimenti e inchieste che spaziano dalla cultura alla società, dalla politica agli esteri. Il lancio del nuovo formato sarà supportato anche da un investimento pubblicitario. In programma, infine, l’Unità avrebbe un abbinamento col settimanale Left (ex Avvenimenti), diretto da Ilaria Bonaccorsi Gardini.