Varie, 4 maggio 2012
SCHEDONE AMMINISTRATIVE 2012
Giorni. Domenica 6 e lunedì 7 maggio milioni di italiani sono chiamati a rinnovare le istituzioni comunali (per eleggere sindaci, consiglieri comunali e circoscrizionali). I seggi saranno aperti dalle 8.00 alle 22.00 nella giornata di domenica e dalle 7 alle 15 in quella di lunedì.
Ballottaggio. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà il 20 e il 21 maggio.
Statuto speciale. Nelle regioni a statuto speciale, invece, il calendario delle elezioni amministrative sarà differente. In Trentino-Alto Adige i cittadini si recheranno alle urne il 20 maggio, in Valle d’Aosta il 27 maggio, mentre in Sardegna il 10 e l’11 giugno.
Elettori. Sono 9,5 milioni gli elettori chiamati alle urne per le comunali. Nelle regioni a statuto ordinario, in base ai dati aggiornati forniti dal Viminale, gli elettori saranno 7.202.146, di cui 3.467.247 uomini e 3.734.899 donne. A questi vanno aggiunti circa 2,3 milioni di elettori in Sicilia e circa 150 mila in Friuli Venezia Giulia (Il Sole 24 Ore).
Dove. Sono 26 i capoluoghi di provincia coinvolti dalle elezioni comunali. Di questi, 18 sono governati dal centrodestra e 8 dal centrosinistra. In tutto sono 945 i comuni che andranno al voto. Oltre che nei capoluoghi, si voterà in altri 117 comuni con più di 15 mila abitanti. Di questi, 68 hanno amministrazioni uscenti di centrodestra, 39 di centrosinistra e sei di centro, più alcune liste civiche (Il Sole 24 Ore).
• Superano i 100.000 abitanti le seguenti città: Palermo, Genova, Verona, Taranto, Parma, Monza e Piacenza. Il comune più piccolo si trova in Abruzzo ed è Montelapiano (CH), con 77 residenti al 01/01/2011.
La regione con più comuni al voto è la Sicilia con 149 comuni interessati, mentre il Trentino-Alto Adige porterà un solo comune alle urne.
• Sono state revocate le convocazioni elettorali per Casal di Principe, Casapesenna, Castel Volturno e Pagani in Campania, Bova Marina e Platì in Calabria e Leinì in Piemonte.
• Sono state rinviate al 17 e 18 giugno le elezioni per il comune di Rizziconi (RC) a causa del decesso di uno dei candidati a sindaco.
(tuttitalia.it)
Nota: secondo il sito tuttitalia.it, che vanta i dati aggiornati al 2 maggio, i comuni al voto sono 1.014 su 8.092 comuni italiani (12,5%)
- Comuni >15.000 ab(*): 173 su 1.014 (17,1%)
- Comuni ≤15.000 ab(*): 841 su 1.014 (82,9%)
- Capoluoghi di provincia: 28 (di cui 1 con meno di 15.000 abitanti)
Le dieci città più grandi in cui si vota sono:
Como. Ci sono complessivamente 16 candidati a sindaco, 24 liste e 702 candidati consiglieri comunali. Stefano Bruni, sindaco uscente, non è più eleggibile (ha fatto due mandati consecutivi). Il Post: «Bruni guidava una giunta composta da PdL e Lega Nord». Il centrodestra candida Laura Bordoli, 51 anni, commercialista e non iscritta al Pdl (ha battuto alle primarie Sergio Gaddi, assessore uscente), la Lega Alberto Mascetti (consigliere comunale), il Movimento 5 Stelle Luca Ceruti, Partito Democratico, Idv, Sel e liste civiche Mario Lucini (capogruppo Pd, già in consiglio comunale). Tra i candidati anche l’ex calciatore Pietro Vierchowod che si presenta con una lista civica.
• Il Post: «Ci sono molti candidati, anche Udc e finiani corrono separatamente, così come la Destra, e ci sono diverse liste civiche e minori. Praticamente tutti danno per scontato che si vada al ballottaggio».
Monza. Il Pdl e La Destra (di Francesco Storace) hanno candidato Andrea Mandelli (farmacista e presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani) che se la vedrà con il sindaco uscente Marco Maria Mariani, leghista, che si ricandida da solo. L’Udc ha candidato Anna Martinetti mentre il Movimento 5 Stelle Nicola Fuggetta, Pd, Idv, Federazione della Sinistra, Sel e liste civiche candidano Roberto Scanagatti (capogruppo del Pd in Consiglio comunale, già vicesindaco e assessore durante precedenti legislature).
• Il Post: «Negli ultimi giorni sia Rosy Bindi che Antonio Di Pietro sono stati a Monza a sostenere Scanagatti».
• Barbara Fiammeri sul Sole: «Una passeggiata per le vie di Monza, accanto al candidato sindaco del Pdl, è l’unica manifestazione d’interesse che Silvio Berlusconi concede in vista del voto di domenica e lunedì. Il Cavaliere mette le mani avanti: “Queste elezioni non avranno valore politico”». Questo weekend infatti Berlusconi andrà in Russia per festeggiare il ritorno alla presidenza di Putin per cui sarà Alfano a commentare i risultati.
Verona. Flavio Tosi, 42 anni, sindaco uscente, leghista, oltre al sostegno del suo partito è appoggiato anche dalla sua lista civica (il Post: «negli ultimi tempi ha litigato con i vertici del suo partito per la sua volontà di presentare una lista civica che lo appoggiasse. Alla fine ha vinto lui. La “lista Tosi” si chiama ufficialmente “Civica per Verona – Tosi sindaco”) e da altre cinque liste (quattro civiche e i Pensionati). Il Pdl, che nel 2007 aveva sostenuto Tosi, questa volta si presenta con un altro candidato (sostenuto anche da Fli e Udc) Luigi Castelletti, avvocato, vicepresidente vicario di Unicredit e membro del cda dell’Abi (il Post: «Ma parte del Pdl appoggerà la rielezione di Tosi, fatto che ha portato Angelino Alfano a sospendere diversi esponenti locali del partito»). Il candidato di centrosinistra è Michele Bertucco, 48 anni, dipendente bancario, sindacalista, dirigente di Legambiente (netto vincitore delle primarie, le prime a Verona per un candidato sindaco). Il Movimento 5 Stelle candida Gianni Benciolini, docente universitario.
Sondaggi. I sondaggi danno Tosi vincente primo turno (come nel 2007).
Genova. Il sindaco uscente, Marta Vincenzi, dopo aver perso le primarie contro Marco Doria, non si è ricandidata. Pd, Sel, Idv e liste civiche hanno candidato quindi Marco Doria, docente universitario e consigliere comunale. La Lega Nord candida Edoardo Rixi (consigliere regionale), il Movimento 5 Stelle Paolo Putti (leader del movimento “No Gronda”), Pdl Pierluigi Vinai (consulente del lavoro, democristiano, numerario dell’Opus Dei, considerato vicino a Scajola – insieme a liste civiche). Il Post: «Poi c’è Enrico Musso, docente universitario, sfidante di Marta Vincenzi nel 2007 per il centrodestra, senatore eletto nelle liste del Pdl e poi passato al Pli, sostenuto dal Terzo Polo. Le questioni aperte sono molte e una di queste riguarda una moschea la cui contestata costruzione era stata approvata dalla giunta Vincenzi e contestata dal centrodestra e dall’Italia dei Valori. Doria si è impegnato ad andare avanti col progetto» (Il post).
Parma. Dal 2002 al 2011 Parma è stata amministrata da giunte di centrodestra: «Prima con Elvio Ubaldi (ricandidato dall’Udc, ndr) e poi con Pietro Vignali: ma Vignali si è dovuto dimettere a settembre del 2011 per una serie di scandali di corruzione e presunte tangenti che hanno suscitato molte proteste e indignazione in città e che hanno coinvolto i membri della giunta e diversi dipendenti comunali». Il comune è stato quindi commissariato. Al momento il centrosinistra è in vantaggio con Vincenzo Bernazzoli, 56 anni, presidente della provincia di Parma dal 2004 (passato da sindacalista nella Cgil). L’Udc ricandida l’ex democristiano Elvio Ubaldi, 64 anni. «I candidati della Lega Nord e del PdL non dovrebbero superare il 10 per cento dei voti ciascuno: è probabile che si vada al ballottaggio (tra Ubaldi e Bernazzoli), dove il centrodestra dovrebbe ricompattarsi e avvicinarsi di parecchio alle percentuali del centrosinistra (il Post).
Lucca. Il candidato del centrosinistra, Alessandro Tambellini, 56 anni, insegnante in una scuola superiore e capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale se la dovrà vedere con il sindaco uscente Mauro Favilla, 78 anni, già sindaco democristiano per tre mandati dal 1972 al 1985, brevemente nel 1988 e poi di nuovo dal 2007. Nel mezzo è stato senatore per quasi dieci anni.
Pistoia. Pistoia, città tradizionalmente di sinistra, si presenta unita con la candidatura di Samuele Bertinelli, 35 anni, del Partito democratico. Il sindaco uscente, Renzo Berti, medico, è anche lui del Pd. Il Pdl Annamaria Celesti, anche lei medico. Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle è Giacomo Del Bino, cugino di Samuele Bertinelli, candidato.
L’Aquila. Il candidato favorito è il sindaco uscente Massimo Cialente, 59 anni, medico, sostenuto da PD, ApI e SeL . Il post: «I temi della campagna elettorale, naturalmente, sono tutti incentrati sui piani per la ricostruzione della città e per il rilancio della sua economia messa a dura prova dal terremoto». L’Italia dei Valori presenta un suo candidato, Angelo Mancini. Il Post: «È molto probabile che si vada al ballottaggio, ma il distacco tra Cialente e gli altri candidati non dovrebbe mettere seriamente a rischio la sua rielezione. Il principale sfidante di Cialente è il candidato centristra Giorgio De Matteis, sostenuto da UdC, MpA, Udeur e da quattro liste civiche. Il PdL non presenta una sua lista, ma appoggia il candidato indipendente Pierluigi Properzi di “Domani L’Aquila”, dato dai sondaggi poco sopra il dieci per cento».
Lecce. Il sindaco uscente è Paolo Perrone, di centrodestra, sostenuto da Pdl, Fli, Grande Sud e liste civiche. Se la vedrà con Loredana Capone (avvocato, ex assessore ed ex vicepresidente della provincia di Lecce, oggi vicepresidente della giunta regionale della Puglia). L’Udc va da sola e candida il professor Luigi Melica, il Movimento 5 Stelle candida Maurizio Buccarella, avvocato.
Palermo. «Un migliaio di candidati tra consiglio comunale e circoscrizioni, quasi uno ogni 300 aventi diritto al voto. E 11 candidati alla poltrona di sindaco. Non si era mai vista una tale frammentazione politica a Palermo, almeno nella cosiddetta Seconda Repubblica. Sono cinque i candidati che, tranne sorprese dell’ultimo minuto, si contendono il passaggio al secondo turno» (Il Sole 24 Ore).
Tra tutti i candidati il più noto è senza dubbio il portavoce nazionale di Italia dei valori Leoluca Orlando, sostenuto dal proprio partito e da altri pezzi della sinistra: ha puntato tutto sulla sua storia politica e sulla notorietà che negli anni ha acquisito in città dove per tutti è stato ‘u sinnicu (il sindaco). Orlando, il sindaco della Primavera di Palermo, protagonista di una stagione di battaglie antimafia, primo cittadino negli anni Novanta, ha improntato la campagna elettorale puntando su uno slogan inequivocabile: «Orlando il sindaco lo sa fare». Con Leoluca Orlando si è schierato apertamente Francesco Musotto, ex esponente di Forza Italia, già presidente della provincia di Palermo, a suo tempo candidato a sindaco contro Diego Cammarata.
Orlando sfiderà a sinistra Fabrizio Ferrandelli (ex capogruppo di Italia dei valori in Consiglio comunale), vincitore delle primarie, sostenuto dal Pd e da un cartello di associazioni di volontariato cittadine e ufficialmente dalla Sinistra vendoliana).
Nino Amadore sul Sole: «Secondo alcune previsioni non si sa quanto fondate su dati reali potrebbero essere i due candidati del centrosinistra a spuntarla per il secondo turno: ci si verrebbe a trovare in uno scontro tra le due anime della sinistra».
Il candidato di centro Marianna Caronia, candidata del Pd dell’ex ministro Saverio Romano (viene dal sindacato ed è stata dipendente di Tirrenia). Nino Amadore: «Lei si dice sicura che ce la farà ad andare al ballottaggio a danno degli altri due candidati dell’area di centrodestra: Alessandro Aricò e Massimo Costa. Il primo, avvocato, esponente di Futuro e libertà e deputato regionale, e sostenuto dal suo partito e dal Movimento per le autonomie: Aricò ha puntato tutto sul rinnovamento. L’ex presidente del Coni regionale Massimo Costa, che in un primo momento doveva essere il candidato del Terzo polo, alla fine è finito tra le braccia del Pdl, di Grande Sud (il partito di Gianfranco Micciché) con la benedizione di Pierferdinando Casini e dell’Udc» (Il sole 24 ore).
«Il sindaco uscente, Diego Cammarata, di centrodestra, si è dimesso dopo due mandati a detta di molti disastrosi, tra inchieste e grande impopolarità. Il centrosinistra ha scelto il suo candidato al termine di un travagliatissimo percorso, conclusosi con primarie contestate vinte da Fabrizio Ferrandelli, consigliere comunale, ex capogruppo dell’IdV. Ferrandelli è sostenuto da PD, SeL e liste civiche ma non dal suo ex partito, l’IdV, che lo ha espulso e sostiene invece l’ex sindaco Leoluca Orlando, che si è candidato dopo la sconfitta di Rita Borsellino alle primarie nonostante avesse giurato di fare il contrario. Il PdL candida Massimo Costa, 34 anni, presidente regionale del CONI, insieme con l’UdC, Grande Sud e liste civiche. Gli altri candidati rilevanti sono Alessandro Aricò, sostenuto da API, FLI e MpA; Riccardo Nuti, candidato del Movimento 5 Stelle. C’è anche una candidata del Movimento dei Forconi, Rossella Accardo» (Il post).
Sesto San Giovanni. Non ha mai avuto un sindaco di centrodestra negli ultimi 65 anni: Il post: «Ma ultimamente il centrosinistra attraversa un momento difficile: nell’estate del 2011 l’assessore al Bilancio e all’Edilizia privata della giunta, Pasqualino Di Leva, è stato arrestato con l’accusa di concussione. Nello stesso periodo sono emerse gravi accuse nei confronti di Filippo Penati, ex capo di gabinetto di Pier Luigi Bersani, ex vicepresidente del Consiglio regionale lombardo, ex presidente della Provincia di Milano e assessore all’urbanistica e poi sindaco a Sesto San Giovanni per diversi anni a partire dalla metà degli Ottanta. Penati è stato accusato di aver chiesto tangenti per la riqualificazione dell’area dove sorgevano le siderurgie Falck, la più grande zona industriale dismessa d’Europa (1,4 milioni di metri quadrati)».
• Il centrosinistra candida di Monica Chittò del Pd, 49 anni (assessore uscente alla cultura, che alle primarie ha preso il 60% dei voti); sfiderà Franca Landucci, candidata del centrodestra, docente universitaria e considerata vicina a Comunione e Liberazione.
• Il sindaco uscente è Giorgio Oldrini (quello che per riqualificare Sesto ha presentato in Consiglio un progetto di Renzo Piano che non è mai partito).