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 2012  maggio 03 Giovedì calendario

Equitalia ha colpito pure Bondi – Neppure l’austero Mister Forbici, appena reclutato da Mario Monti per il difficile compito tagliare la spesa pubblica improduttiva, è riuscito a sfuggire alle sue grinfie

Equitalia ha colpito pure Bondi – Neppure l’austero Mister Forbici, appena reclutato da Mario Monti per il difficile compito tagliare la spesa pubblica improduttiva, è riuscito a sfuggire alle sue grinfie. Del resto, come hanno imparato in questi anni milioni di italiani, non entrare in contatto con Equitalia, al giorno d’oggi, è praticamente impossibile. E più difficile è sottrarsi alla sua morsa una volta che questa ha cominciato a stringersi. La novità, stavolta, è che a dare conferma di questo stato di cose potrebbe essere chiamato nientemeno che Enrico Bondi, il nuovo «delegato» alla spesa pubblica che il governo dei tecnici, tra polemiche a non finire, ha addirittura chiamato in causa come commissario. La storia, quindi, è quella di Equitalia che si mette contro Bondi, passando alle maniere forti. Carte alla mano, ItaliaOggi è in grado di documentare che sui beni dell’ex manager Parmalat incombe tuttora un’ipoteca iscritta da Equitalia per un importo capitale di 44.062,77 euro. Cifra che, come sempre avviene in questo tipo di procedura, risulta iscritta per un valore doppio, ovvero 88.125,54 euro. La conservatoria dalla quale risulta l’ipoteca è quella di Parma, evidente riferimento al periodo in cui Bondi è stato chiamato a risollevare le sorti finanziarie dell’azienda un tempo guidata dall’ex patron Calisto Tanzi e da quest’ultimo spinta in un buco di circa 14 miliardi di debiti. Un’avventura, quella di Bondi alla Parmalat, che secondo molti osservatori è risultata vincente, con tanto di 2 miliardi di euro recuperati durante l’amministrazione straordinaria. Insomma, proprio a quel periodo fa riferimento il blitz con il quale la temuta società di riscossione, controllata al 51% dall’Agenzia delle entrate e al 49% dall’Inps, ha messo alle strette il «grande risanatore». L’ipoteca legale a favore di Equitalia, nel dettaglio, è stata iscritta il 14 aprile del 2010 e risulta tuttora a carico del manager nato ad Arezzo 77 anni fa. Inutile far notare il totale riserbo che sulla vicenda contraddistingue le due parti in causa. Un silenzio ormai proverbiale, se riferito Bondi, e tradizionale, se legato a Equitalia, che non commenta mai formalmente procedure di questo tipo soprattutto per ragioni di privacy. Ciò nonostante, fonti qualificate dalla società di riscossione, presieduta dal direttore dell’Agenzia delle entrate Attilio Befera, hanno fatto sapere a ItaliaOggi che in tempi recenti sarebbe intervenuto uno «sgravio» dei 44.062 euro contestati al manager. Tecnicamente sgravio significa che il contribuente ha pagato il suo debito fiscale e che quindi è stato «sollevato» dal peso dell’ipoteca. Anche se quest’ultima, confermano le medesime fonti, non è ancora stata formalmente cassata, ma sarebbe in via di cancellazione. C’è però anche un’altra possibilità, ovvero che lo sgravio sia arrivato perché l’ente impositore, che precedentemente aveva consegnato a Equitalia il compito di riscuotere la sua pretesa fiscale, ha magari riconosciuto che il credito vantato nei confronti del contribuente era sbagliato. Fatto sta che dai registri di conservatoria, in attesa di future novità, risulta tuttora iscritta sul groppone di Bondi questa ipoteca del valore di 44.062 euro. E solo a margine può essere il caso di notare che l’ipoteca è l’ultima mossa che il Fisco compie per tentare di recuperare le sue pretese. Questo vuol dire che prima dell’inizio della procedura di iscrizione ipotecaria, l’amministrazione finanziaria ha sollecitato più volte al contribuente, nella fattispecie a Bondi, il pagamento delle presunte tasse non versate.