Stefano Sansonetti, ItaliaOggi 3/5/2012, 3 maggio 2012
La Luiss a caccia del 5 per mille Irpef ma un anno fa ottenne solo 158 preferenze – Le università si fanno avanti
La Luiss a caccia del 5 per mille Irpef ma un anno fa ottenne solo 158 preferenze – Le università si fanno avanti. Al 5 per mille Irpef, nell’ambito del comparto della ricerca, possono accedere anche gli atenei. Cosa più che comprensibile, se riferita alle università pubbliche alle prese con risorse sempre più scarse con cui tirare a campare. Forse un po’ meno comprensibile, seppur assolutamente legittimo, il fatto che a farsi pubblicità, per ottenere una quota dell’Irpef dei contribuenti, sia la Luiss, il ricchissimo ateneo confindustriale. Il quale, sul suo sito internet, pubblica quasi una guida ragionata alla compilazione dei vari moduli fiscali all’interno dei quali può essere perfezionata la scelta. Un percorso, quello suggerito, che si conclude con l’indicazione del codice fiscale dell’ateneo ancora oggi presieduto da Emma Marcegaglia e guidato operativamente dal direttore generale Pier Luigi Celli. È appena il caso di ricordare che la Luiss ha in cassa risorse per 60 milioni di euro e sta per perfezionare l’acquisto della sede di viale Romania a Roma, dove era in affitto, per la bellezza di 117 milioni. Potenza di fuoco resa possibile dall’ente che controlla l’ateneo, ovvero quella Confindustria che ogni anno incassa circa 500 mln di quote associative e vanta partecipazioni e liquidità per altri 240 milioni. Insomma, ha proprio bisogno l’università degli industriali di appellarsi ai contribuenti per cercare di convincerli a versare il loro 5 per mille Irpef? Ma forse, al di là del tentativo, assumerà significato la risposta che giungerà all’invito. Già, perché se per caso si dovesse replicare l’andazzo dell’anno scorso, all’università di Confindustria i contribuenti italiani potrebbero dare un altro sonoro schiaffo. Un anno fa, infatti, soltanto 158 contribuenti diedero all’ateneo la loro quota di Irpef, per un totale di 48.442 euro. Un po’ una miseria, se si considera che la Luiss vanta 1.152 dipendenti, con un corpus docenti di 340 unità. A dimostrazione del fatto che quasi nessuno si è filato l’ateneo, nemmeno tra i tanti che pur ci lavorano.