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 2012  aprile 28 Sabato calendario

Altro che porno-chic Ecco l’inferno in cui finì la vera «Gola Profonda» - La cosa peggiore che Linda im­pa­rò nella sua giovinezza fu che fin­gere il piacere non è abbastanza

Altro che porno-chic Ecco l’inferno in cui finì la vera «Gola Profonda» - La cosa peggiore che Linda im­pa­rò nella sua giovinezza fu che fin­gere il piacere non è abbastanza. Bi­sogna imparare anche a fingere il dolore. Finita, troppo giovane e troppo ingenua, tra le braccia del­l’uomo più sbagliato che le potesse capitare, Linda Boreman fu costret­ta ad apprendere il modo migliore per simulare il dolore, così da placa­re il prima possibile, sul letto matri­moniale, le voglie di un marito sadi­co e psicopatico. Più tardi, quando diventò Linda Lovelace, ebbe tem­po per imparare a­fingere il più a lun­go possibile il godimento che sui let­ti cinematografici non voleva prova­re. Linda, nata nella più classica fa­miglia middle class americana de­gli anni Sessanta- padre poliziotto, madre cameriera, scuola cattolica a Yonkers, New York, dove era nota col soprannome «Miss Santarelli­na » - crebbe con un solo insegnamen­to, ma preciso. «Il sessoèunacosacat­tiva », le ripetevano i genitori e le suore. Finiti gli studi, avrebbe imparato sullasuapelleesul­la sua anima che è anche peggio. Il ses­so può essere un in­ferno. L’inferno in cui precipitò Linda, in parte trascinata dalla forza del primo marito Chuck Traynor, in parte dalla propria de­bolezza, è raccontato in un libro au­tobiografico straordinario per la crudezza delle vicende che mette in scena e per la grazia del modo in cui lo fa. Uscì negli Stati Uniti nel 1980, quando Linda aveva 31 anni, col titolo Ordeal , e oggi, tradotto semplicemente come Gola Profon­da , arriva per la prima volta in Italia (Castelvecchi). Dentro, c’è tutto: la vita reale di Linda, nata nel ’49 e di­ventata giovanissima, suo malgra­do, la più famosa star del cinema porno; la storia vera del film più cele­bre di quell’epopea, Gola Profon­da , girato nel ’72 da un ex parruc­chiere, Gerard Damiano, con un bugdet ridottissimo ma con una sceneggiatura a suo modo geniale, comunque rivoluzionaria (per la prima volta una pellicola porno ave­va una trama, per di più umoristica, e un’aura intellettuale, tanto da far parlare di “porno chic”);la parabo­­la contraddittoria, libertaria e scan­dalizzata, di un’America che passa dalle pin up alle pornostar sdoga­nando il cinema a luci rosse, apren­dogli le porte della cultura pop. E c’è soprattutto la favola nera di una ragazza che si crede innamora­ta del suo ragazzo, il quale invece, dopo poche settimane, la costrin­ge, pistola alla testa, a fare sesso con cinqueuomininellasquallidastan­za di un motel. E da lì agli inferi il pas­so fu persino più breve degli appe­na 61 minuti che durò Deep Throat , film-svolta dopo il quale la porno­grafia divenne una cosa normale per l’Occidente. Nella finzione, Linda Lovelace è una prostituta incapace di raggiun­gere l’orgasmo che, grazie a un biz­zarro sessuologo, scopre che usan­do la tecnica della «gola profonda» può raggiungere il piacere, celebra­to nel finale con un trionfo erotico di fuochi d’artificio, campane e de­colli missilistici... Nella realtà, Lin­da Boreman fu una donna schiaviz­zata dai suoi uomini, dai produtto­ri, dalle centinaia di maschi e fem­mine che era costretta a farsi dentro e fuori il set, fu spinta a prostituirsi, tra orge e sevizie, e per sopportare tutto questo s’imbottì di droghe e medicinali, si sentì per la maggior parte della propria vita nient’altro che spazzatura, fu obbligata a im­piantarsi protesi di silicone nel se­no che le provocheranno il cancro e, sarcasmo del destino, fu istruita dal primo marito, esperto di prati­che sessuali giapponesi, a rilassare i muscoli della gola e diventare - lei che da ragazza non riusciva a sop­portare il sesso orale- la regina della fellatio , «gola profonda». «Certa gente non capisce come tu possa fare sesso con qualcuno che detesti. Io continuavo a cercare modi per renderlo possibile- scrive Linda nella storia della sua vita, che ha ispirato due film in lavorazione, Lovelace di Rob Epstein, con Aman­da Seyfried, e Inferno , di Matthew Wilder, con Malin Akerman - . Fu­mavo sempre più erba. In seguito scoprii un antidolorifico chiamato Percodan, lo assunsi in dosi massic­ce e divenni del tutto insensibile a quello che mi accadeva. Ma c’era­no­dolori che il Percodan non pote­va mandare via ». Linda Borman, che da Gola Pro­fonda guadagnò appena 1.250 dol­lari a fronte dei 100 milioni incassati nel mondo, è morta nel 2002, a 53 anni,per un incidente d’auto,dopo essersi persino schierata a fianco delle femministe contro il mercato della pornografia. Linda Lovelace, invece, vive ancora. E vivrà sempre.