Massimo Galli, ItaliaOggi 1/5/2012, 1 maggio 2012
Il maestro d’orchestra è un mestiere pericoloso Alzi la mano chi non resta ogni volta affascinato da quei tocchi rapidi, ma al tempo stesso eleganti, del direttore d’orchestra
Il maestro d’orchestra è un mestiere pericoloso Alzi la mano chi non resta ogni volta affascinato da quei tocchi rapidi, ma al tempo stesso eleganti, del direttore d’orchestra. O da quel suo rimanere assorto, spesso a occhi chiusi, tenendo nel contempo il ritmo. In pochi, però, considerano i rischi legati alla professione. Uno è quello di cadere dal podio. Ed è quanto è successo al maestro tedesco Kurt Masur, 84 anni, che ha perso l’equilibrio durante l’esecuzione della sesta sinfonia di Tchaikovsky al teatro degli Champs-Elysées di Parigi. Portato in ospedale, è rimasto sotto osservazione. Le sue condizioni non destano preoccupazione dopo che sono stati eseguiti tutti gli esami del caso. Mentre dirigeva i musicisti dell’Orchestra nazionale di Francia, Masur si è avvicinato troppo al bordo della pedana ed è caduto all’indietro, finendo nella prima fila del pubblico. Come ha sottolineato un portavoce dell’orchestra, la parte posteriore del podio, come avviene regolarmente, era dotata di una protezione di sicurezza. Ma, spostandosi verso i primi violini situati sul lato destro, il direttore è scivolato sul fianco cadendo all’indietro. I violinisti hanno cercato di bloccarlo, ma non sono stati abbastanza veloci. Masur, che peraltro è affetto dal morbo di Parkinson, non è il primo direttore d’orchestra a essere protagonista di simili incidenti. Nel 2006 James Levine cadde addirittura al momento dei saluti, dopo aver diretto la nona sinfonia di Beethoven con l’Orchestra sinfonica di Boston. Venne sottoposto a un intervento chirurgico alla spalla e restò fermo quattro mesi. Ancor oggi ha diversi problemi di salute. Nel settembre 2009 toccò al compositore David Ott, vittima di una brutta caduta da 4,5 metri di altezza mentre recuperava il suo spartito dopo la prima della sua opera La lanterna della vedova, eseguita in Florida. Risultato: nove vertebre danneggiate e una spalla lussata. Questi infortuni non risparmiano neppure i cantanti lirici. In dicembre è toccato al mezzosoprano Wendy White, caduto da una piattaforma alta 2,5 metri durante la rappresentazione del Faust al Metropolitan Opera di New York. Prima di lei il pensiero corre al soprano Ana Maria Martinez, che nell’agosto 2009 fece un passo falso finendo nel bel mezzo dell’orchestra. Neppure i mestieri insospettabili sono esenti da rischi.