Rosanna Acierno, Il Sole 24 Ore 30/4/2012, 30 aprile 2012
ALL’ESTERO BASTANO MENO INFORMAZIONI
Il fisco all’estero si accontenta solo dei dati sui conti correnti. A differenza, infatti, di quanto già avviene in Italia (a prescindere dalle sorti dell’attuazione delle nuove regole introdotte dal decreto salva-Italia) dove banche, poste e altri operatori devono inviare all’Anagrafe tributaria informazioni su apertura, variazione e chiusura di qualsiasi rapporto finanziario, gli intermediari finanziari degli altri Paesi sono obbligati a fornire informazioni solo sui dati anagrafici dei titolari dei conti correnti. Senza dimenticare che nell’Anagrafe italiana sono presenti anche informazioni sulle operazioni «allo sportello», ossia tutte quelle operazioni che un qualunque contribuente, senza necessariamente essere titolare di un conto corrente, può effettuare presso una qualunque banca o ufficio postale per acquistare, per esempio, valuta, o cambiare un assegno circolare o fare un vaglia postale.
Le differenze
In Francia le informazioni su cui gli 007 del fisco possono contare riguardano i dati anagrafici di coloro (persone fisiche e non) che aprono conti correnti nel Paese. Non sono tuttavia disponibili informazioni su altri tipi di contratti che il contribuente ha comunque potuto perfezionare con la stessa banca, come ad esempio avviare un mutuo o richiedere una o più cassette di sicurezza. Inoltre, l’amministrazione fiscale francese non può contare neanche sulle eventuali deleghe sul conto corrente né sulle operazioni allo sportello (dette anche «fuori conto») effettuate dagli stessi contribuenti.
Il fisco tedesco, invece, può contare su un flusso mensile di informazioni sui dati anagrafici dei soggetti intestatari, comprese le deleghe, di conti correnti, nonché su eventuali variazioni e chiusure dei conti, ma non – come del resto il fisco francese - su informazioni in merito alle operazioni fuori conto.
L’agenzia fiscale spagnola, invece, ha a disposizione informazioni, aggiornate mensilmente, sui dati anagrafici dei titolari dei conti correnti e di coloro che effettuano acquisti in contanti per importi superiori a 3mila euro.
L’utilizzo
Come in Italia, infatti, anche gli agenti del fisco francese, tedesco e spagnolo devono ottenere la preventiva autorizzazione di un organo superiore per poter chiedere, esaminare ed eventualmente contestare le movimentazioni finanziarie non giustificate. Inoltre, sono previste convenzioni per l’accesso alle informazioni finanziarie da parte della magistratura, polizia, per altre finalità diverse da quelle fiscali.
Negli Stati Uniti invece, pur non essendo prevista l’istituzione di una vera e propria anagrafe dei conti bancari, i funzionari dell’Irs possono accedere ai dati bancari dei contribuenti attraverso una semplice richiesta, senza autorizzazione di organi superiori o della magistratura.