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 2012  aprile 29 Domenica calendario

Il bambino scomparso che ritrova se stesso - Immaginate che la curiosità vi spinga a guardare un sito dedicato alla ricerca dei bambini scomparsi, e tra le foto vediate quella di un ragazzo identico a voi

Il bambino scomparso che ritrova se stesso - Immaginate che la curiosità vi spinga a guardare un sito dedicato alla ricerca dei bambini scomparsi, e tra le foto vediate quella di un ragazzo identico a voi. Aggiungete che siete stati adottati a quattro anni, ma non sapete bene quale sia la vostra storia. Un incubo, o uno spiraglio di verità, a seconda dei punti di vista. Steve Carter ha scelto la seconda opzione, e il destino gli ha dato ragione. Steve è un uomo di 35 anni che vive a Philadelphia. Di mestiere vende software per computer, è sposato, e sta cercando di avere figli. L’anno scorso, guardando la televisione Cnn, aveva scoperto il caso di Carlina White, una donna di Atlanta adottata nel 1987. Scorrendo il sito del National Center for Missing and Exploited Children, Carline aveva trovato la sua foto e la sua verità: quando aveva tre settimane, era stata rapita nell’ospedale di Harlem dove era nata, da una donna che fingeva di essere un’infermiera e poi l’aveva data in adozione. Così era riuscita a risalire ai suoi genitori biologici e incontrarli. Il caso White aveva incuriosito Steve, che da bambino adottato aveva vissuto una vita felice, ma una volta sposato era diventato più interessato al suo passato. Troppe cose non quadravano: lui, ad esempio, è biondo con gli occhi azzurri, ma sul certificato di nascita c’era scritto che era figlio di un aborigeno hawaiiano. E poi perché il certificato era stato scritto solo un anno dopo la nascita? Anche Steve allora è andato sul sito del National Center for Missing and Exploited Children, e quando è arrivato davanti al nome di Marx Panama Moriarty Barnes è rimasto paralizzato: «Quello sono io», ha pensato. Marx era sparito alle Hawaii nel 1977, cioè l’anno della nascita di Steve. La madre, Charlotte Moriarty, lo aveva portato fuori per una passeggiata e non era più tornata. Il padre, Mark Barnes, aveva aspettato tre settimane prima di denunciare alla polizia la scomparsa della moglie e del figlio, e quando lo aveva fatto le loro tracce erano state completamente cancellate. Come si fa in questi casi, il National Center for Missing and Exploited Children ha pubblicato sul sito una proiezione fatta dal computer della faccia del piccolo Marx, per dare un’idea di come sarebbe stato a 26 anni, e la somiglianza con Steve Carter era incredibile. Anche il luogo e la data di nascita coincidevano, a parte la piccola differenza di un giorno. Steve a quel punto ha chiamato il Dipartimento di polizia di Honolulu, raccontando la sua storia e offrendosi di fare un test del Dna. «Sarebbe incredibile - gli aveva detto la madre adottiva - perché noi ti abbiamo ricevuto legalmente quando avevi quattro anni, ma le coincidenze sono davvero troppe». Poco tempo dopo la polizia di Honolulu aveva richiamato: «Hai ragione, sei tu». Quando era uscita per quella passeggiata, la madre aveva in mente un piano elaborato. Aveva cambiato il nome del figlio, dando le indicazioni sbagliate per il nuovo certificato di nascita. Poi lo aveva lasciato in adozione, era finita in un ospedale psichiatrico, e una volta dimessa era scomparsa nel nulla. Quando la polizia era andata a cercarlo, dopo la denuncia del padre, Marx Barnes non esisteva più. Al suo posto c’era il futuro Steve Carter, e collegare i puntini per riportarlo dal suo vero genitore era diventato impossibile. Casi così sono rari, ma non troppo. Secondo il National Center for Missing and Exploited Children, ogni anno negli Stati Uniti spariscono 800.000 bambini sotto i diciotto anni d’età, in pratica 2.000 al giorno. La maggior parte fanno una piccola fuga e poi tornano a casa, ma 200.000 vengono rapiti da famigliari e 58.000 da estranei. I primi in genere sono al centro di dispute per la custodia, e rischiano di fare la fine di Carter. I secondi, invece, sono spesso oggetto di traffico sessuale, e oltre cento all’anno vengono uccisi. Una volta scoperta la sua verità, Steve-Marx ha chiamato il padre biologico, che ora vive in California con due figlie. «Sono rimasto assolutamente e positivamente stupefatto - ha detto Mark Barnes alla Cbs - quando ho sentito la sua voce al telefono: colpito da un fulmine. In un’ora di conversazione, abbiamo dovuto recuperare 35 anni». Steve conta di incontrare presto il padre e le sorelle, ma non ha ancora deciso quando: «Ho dovuto digerire parecchia roba tutta insieme, mi sto ancora adattando. Però è bello sapere che al mondo succedono anche cose positive».