Lorenzo Salvia, Corriere della Sera 1/5/2012, 1 maggio 2012
ROMA — «C’è
chi pensa che la spending review ci possa far risparmiare subito qualche miliardo di euro e che quei soldi ci consentiranno di evitare l’aumento dell’Iva. Mi inchino davanti alle loro analisi ma mi permetto di ricordare che "la veduta corta" è sempre stata la dannazione della politica italiana». Cita Tommaso Padoa Schioppa, Gilberto Muraro, professore di Scienze delle Finanze all’Università di Padova. E non è un caso perché nel 2007 fu proprio l’allora ministro dell’Economia a sceglierlo come presidente della Commissione tecnica per la finanza pubblica, che all’epoca si occupava di revisione della spesa pubblica.
Cosa intende per «veduta corta»?
«La politica ha il problema di portare a casa dei risultati immediati. Ma, per risparmiare davvero, lo Stato deve alleggerire le strutture e snellire le procedure. Altrimenti si sono solo tagli lineari e risparmi fasulli».
Risparmi fasulli?
«Sì, era una delle conclusioni alle quali arrivammo con la nostra commissione. Nella pubblica amministrazione erano state bloccate le assunzioni ma, ricorrendo ai contratti a termine, si era creato un esercito di precari che poi aveva fatto pressione proprio per essere assunto. E alla fine la spesa pubblica non era diminuita ma cresciuta».
Crede sia questo il motivo per cui il vostro documento non venne nemmeno messo sul sito internet del ministero dell’Economia quando arrivò Giulio Tremonti, successore di Padoa Schioppa?
«Non lo so. Ma certo, fu un peccato liquidare su due piedi quel gruppo di lavoro, aperto al contributo di tutti. Devo tuttavia ammettere che il governo Berlusconi ha poi ripreso alcune delle nostre idee».
E quali, mi scusi?
«Ad esempio lo stipendio dei dirigenti della pubblica amministrazione agganciato al raggiungimento dei risultati. Certo, poi Tremonti riteneva di saper fare da sé sul piano dell’ideazione e in alcuni casi ci ha anche preso. Penso al raddoppio della durata della carta d’identità: una misura che, per quanto banale, qualche risultato in termini di risparmi immediati lo ha dato».
Si può fare solo questo nell’immediato?
«No, ma dobbiamo toglierci dalla testa questa mania del risparmio qui e ora. Sarebbe molto più importante guardare a quello che succede negli uffici periferici dello Stato, come ad esempio la Motorizzazione. C’è un eccesso di personale al Sud e una carenza al Nord. Se nel lungo periodo lo Stato riesce ad evitare assunzioni al Sud, allora sì che riuscirà a rigenerarsi».
Lorenzo Salvia