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 2012  aprile 29 Domenica calendario

E STEFANO DISSE: 40 RAGAZZE PER ME, SCELGO LA DANZA

Il «cafoncello napoletano» con il viso di Shevchenko bambino è nato a Torre del Greco, in provincia di Napoli, 22 anni fa. La somiglianza con l’ex calciatore del Milan gliel’hanno fatta notare tutti, fin dall’inizio. Nel 2009, appena entrato nella scuola che l’avrebbe reso di colpo popolare, quella di «Amici», i suoi compagni già dicevano a Stefano De Martino che era proprio uguale a lui. Solo con quel piccolo neo appena sopra il labbro, a fare la differenza. L’appellativo di «cafoncello napoletano» è invece più recente.
Ma sui social network ormai, per parlare del ballerino, si usa questa espressione nata da un giudizio non particolarmente generoso e probabilmente un po’ risentito, fatto da chi al fascino del cafoncello in passato aveva ceduto. Lo scorso anno Giulia Pauselli, ballerina e collega di De Martino ad «Amici» (lei era in gara, lui era entrato nel corpo di ballo della trasmissione), era stata accusata di ogni male per aver infranto la storia tra il ballerino e il suo grande amore (forse più per il pubblico che per lui stesso) Emma Marrone, cantante oggi popolarissima con all’attivo un Sanremo (l’ultimo), vinto. In realtà, la Pauselli dopo poco era stata archiviata alla voce «debolezze» dal ballerino che con una doppia piroetta era tornato tra le braccia — ancora aperte — della sua Emma. Alla luce di questo ulteriore presunto tradimento, di questo forse definitivo stop della relazione con la cantante, la ballerina è riapparsa sulle pagine di Vanity Fair, dove ha regalato a De Martino questo nuovo appellativo, dicendo: «Stefano è una persona che frega. Quell’aria da cafoncello napoletano, da bello maledetto colpisce facile. E noi ci siamo cascate: io, Emma, Belén, tutte dentro il suo sorriso smagliante, la sua simpatia eversiva, il suo corpo pieno di tatoo». Un corpo irrobustito (specie nell’ultimo periodo) dalla danza, iniziata a studiare da De Martino quando aveva dieci anni, per seguire le orme del padre, pure ballerino, che lui considera il suo mito. Danza classica, inizialmente, per poi concentrarsi su quella contemporanea, volando anche a New York per diventare sempre più bravo. Per pagarsi corsi e lezioni ha raccontato di aver fatto mille lavori: «Il cameriere, l’anno prima di "Amici" ho fatto il fruttivendolo: mi svegliavo alle 5, lavoravo fino alle 2 per poi andare alle 3 a danza». Quando gli amici di sempre lo prendevano in giro perché preferiva imparare a volteggiare piuttosto che a tirare bene un rigore, rispondeva con il sorriso simpatico e strafottente che le sue fan hanno poi imparato ad amare: «Voi ogni giorno siete in un posto dove ci sono in media 30 uomini che corrono dietro a un pallone; io invece sono solo, con al massimo altri tre o quattro maschi, in un posto dove ci sono almeno quaranta ragazze...chi è più fortunato?».
Perché del resto lui non ne ha mai fatto mistero: «Le ragazze sono il mio punto debole». Se ne sono accorte anche le sue fidanzate. Quella che stava con lui quando era entrato come allievo ad «Amici», un’aspirante ballerina, ha visto nascere l’amore tra il suo fidanzato e l’allora compagna di talent Emma direttamente in tv. E sempre guardando la televisione ha assistito al loro primo bacio.
Coincidenza che sarebbe capitata un anno dopo anche ad Emma, quando De Martino, sempre in diretta tv, ha concluso proprio con un bacio una sua esibizione con la Pauselli. Momento choc per i tifosi, per gli ultrà della storia tra i due «ex amici». Ma poi, come nella migliore delle tradizioni melò, lui si pente e lei lo perdona. Tornano insieme, affittano una casetta, vanno a convivere, De Martino regala ad Emma un cucciolotto di bulldog. Se non fosse che al copione «lui-lei-l’altra», si aggiunge all’improvviso «quell’altra-ancora». E che altra. La più pesante, la più ingombrante, la più desiderata: Belén. Un po’ come fu per Jennifer Aniston quando si vide portare via il suo uomo da Angelina Jolie, Emma si ritrova abbandonata. Lei buona e carina, lasciata per una pesantemente più sexy. Solo che De Martino non è Brad Pitt e sopra quel corpo scolpito — nelle prime immagini che lo ritraggono vicino alla più bella del reame — c’è in realtà lo sguardo un po’ spaesato di un ragazzo di 22 anni che sembra non aver capito bene nemmeno lui cosa gli stia capitando. Neanche il tempo di ufficializzare la nuova storia (che non in pochi complottisti indicano come una specie di piano diabolico di Fabrizio Corona per rintuzzare la popolarità di Belén&Co.), che fischi e «buuuu» prendono il posto degli applausi quando settimana scorsa salgono sul palco di «Amici». Infine, qualche giorno fa, la loro prima «cena romantica a lume di candela» ufficiale.
Ma poi lui, anziché portare la sua amata in giro per Roma in vespa come faceva Gregory Peck con Audrey Hepburn, sceglie una Triumph (pare intestata ad Emma) e finiscono in ospedale. «E’ tutta colpa di Belén se hanno fatto l’incidente», sentenziano i fan del ballerino. Ma poi ecco le ultime immagini (fino a ieri sera): il cafoncello napoletano esce dal pronto soccorso sorreggendo la sua bella, cerottone bianco sul naso e sguardo basso. Se ne vanno via insieme, abbracciati, con i vestiti ancora imbrattati di sangue. E stavolta non viene in mente proprio nessun film che possa vantare una scena simile. Fantascienza esclusa.
Chiara Maffioletti