Corriere della Sera 28/04/2012, 28 aprile 2012
PARMA, SUICIDA CONSIGLIERE LEGHISTA
Si è suicidato in piena campagna elettorale. Un gesto apparentemente inspiegabile, quello di Pier Angelo Ablondi, 58 anni, dinamico consigliere provinciale leghista e candidato per il Carroccio al consiglio comunale di Parma alle elezioni del 6 e 7 maggio. Inspiegabile fino a ieri, quando il procuratore capo, Gerardo Laguardia, ha reso nota ufficialmente l’esistenza di una lettera nella quale lo stesso Ablondi collega il proprio gesto al fatto, parole del magistrato, «di aver autenticato, nel ruolo di consigliere provinciale, firme false per fare un favore a una persona di cui però non ha rivelato il nome». La decisione di togliersi la vita sarebbe quindi stata originata «dalla paura» di essere scoperto dalla magistratura. Tutto è iniziato il 20 aprile scorso, quando la Procura di Parma ha avviato infatti un’indagine per verificare la regolarità delle firme raccolte dalle varie liste. La notizia dell’inchiesta ha fatto il giro della città e la sera stessa Ablondi, sposato, due figli, si è ucciso, gettandosi dalla finestra. Molte le zone d’ombra di questo suicidio. Gli inquirenti a questo punto stanno cercando di risalire all’identità della persona che avrebbe chiesto al leghista di falsificare le firme. Prima di suicidarsi, Pier Angelo Ablondi ha effettuato alcune telefonate. Non è escluso che all’origine del gesto vi siano anche altri motivi, che però al momento restano ignoti.
Per ora l’indagine ha accertato che in tutte le liste in lizza ci sono firme fasulle.