Costanza Rizzacasa d’Orsogna, Panorama 27/4/2012, 27 aprile 2012
Secondo Gianfranco Vissani, Italo Bocchino di cucina s’intende, invece Fausto Bertinotti non ci capisce niente
Secondo Gianfranco Vissani, Italo Bocchino di cucina s’intende, invece Fausto Bertinotti non ci capisce niente. Vorrebbe il ritorno di Berlusconi: «Gli preparerei un risotto alla milanese. Ricostituente ed energetico». Per Mario Monti preparerebbe «un piatto schizofrenico: ostriche e trippa. Le ostriche può permettersi di magiarle solo lui. La trippa è un piatto da amatori, come le sue leggi che nessuno vuole». Per Elsa Fornero pensa a una bagnacauda: «Piemontese come lei, ma soprattutto piena d’aglio, così fa allontanare tutti. A lei, poi, metterei una dose extra». Piatti per i leghisti: «A Bossi un pesce martello, per il figlio un pesce sega. A Bobo Maroni farei un risotto al salto». Il personaggio politico del futuro è Susanna Camusso: «Lei è proprio come la coda alla vaccinara: per cuocerla c’è bisogno di romperla».