varie, 29 aprile 2012
fare Padre e figlia uccisi, giallo a Cosenza ferita la madre: «E’ stato un estraneo» La donna ha detto di aver notato qualcuno e poi di aver sentito gli spari
fare Padre e figlia uccisi, giallo a Cosenza ferita la madre: «E’ stato un estraneo» La donna ha detto di aver notato qualcuno e poi di aver sentito gli spari. Ma invece di dare l’allarme sarebbe andata a letto [Aumenta la dimensione del testo] [Diminuisci la dimensione del testo] RSS Cosenza, duplice omicidio COSENZA - È giallo sul duplice omicidio avvenuto ieri a Villapiana, sull’alto Jonio calabrese. Vincenzo Genovese, di 67 anni, e la figlia Rosa, di 26 anni, sono stati trovati senza vita nella loro abitazione che si trova in una zona isolata della cittadina jonica. Il corpo dell’uomo era all’esterno della casa mentre la figlia è stata rinvenuta cadavere vicino l’ingresso. Secondo una prima ricostruzione investigativa, sarebbe stata colpita dai proiettili esplosi da un fucile mentre si trovava ancora nel letto, poi sarebbe riuscita a trascinarsi fino al luogo dove è stata ritrovata senza vita. Probabilmente è morta dissanguata a causa della lacerazione di un muscolo. La madre. Solo la madre si è salvata dalla furia omicida. Ai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro e del Comando provinciale di Cosenza ha fornito tuttavia una versione confusa e poco attendibile. La donna ha riferito infatti di avere notato un soggetto non identificato mentre si trovava all’esterno dell’abitazione per accompagnare il marito asmatico e avere sentito le urla della figlia e spari all’interno. Poi però non ha dato l’allarme e sarebbe invece andata a letto. Anche lei, Domenica Ruggiano, è rimasta ferita nelle circostanze che sono ancora da chiarire. Ha riportato ferite all’anca sinistra e sottoposta a intervento chirurgico ieri sera. Non sarebbe in pericolo di vita. L’arma. Il fucile probabilmente utilizzato per la sparatoria risulta essere intestato regolarmente a Genovese. Almeno quattro i colpi esplosi. Tutta da definire la dinamica. L’elemento che fa ritenere plausibile agli investigatori la presenza di un soggetto estraneo sul luogo del delitto è che l’arma si trovava distante dai corpi delle due persone rimaste uccise. Sabato 28 Aprile 2012