SANDRA RICCIO, La Stampa 26/4/2012, 26 aprile 2012
Corrono gli utili di Fiat Industrial - Risultati migliori delle attese nel primo trimestre per Fiat Industrial
Corrono gli utili di Fiat Industrial - Risultati migliori delle attese nel primo trimestre per Fiat Industrial. La società, a cui fanno capo Iveco (camion e veicoli industriali) e Cnh (trattori, macchine agricole e macchine movimento terra), ha beneficiato dei numeri record arrivati da Cnh che ha controbilanciato il calo registrato invece da Iveco. Così i primi tre mesi dell’anno per Fiat Industrial si sono chiusi con ricavi a quota 5,8 miliardi di euro, in crescita del 9,3% rispetto allo stesso periodo 2011. L’utile della gestione ordinaria è salito di quasi il 60% a 435 milioni e l’utile netto dell’81% a 207 milioni. Le stime degli analisti si fermavano rispettivamente a quota 340 milioni e a 140 milioni. La controllata americana Cnh ha contribuito al balzo in avanti con ricavi saliti del 22% a 4,64 miliardi di dollari, più in alto dei 4,20 miliardi previsti dagli analisti. L’utile netto è salito a 269 milioni, quasi il doppio rispetto ai 138 milioni dello stesso trimestre del 2011. E pari a 1,11 dollari per azione, ben sopra gli 0,74 dollari che si attendeva la comunità finanziaria. In decisa crescita le vendite: Cnh ha realizzato un incremento del 23% nelle macchine per l’agricoltura e del 48% in quello delle macchine per le costruzioni. «La domanda in Nord America è stata fortemente influenzata dall’anticipo della stagione della semina grazie alle miti condizioni climatiche nel mid-west degli Stati Uniti», ha spiegato il gruppo Usa. Di segno opposto l’andamento di Iveco che ha presentato numeri in calo del 10,6% per il fatturato del primo trimestre. Sulla performance ha inciso la debolezza delle condizioni operative in Europa, soprattutto in quella del Sud. Sergio Marchionne, presidente di Fiat Industrial, nella conference call dopo il Cda riunito ieri a Detroit, ha spiegato che è difficile fare previsioni sull’andamento del mercato dei camion, che è attesa una flessione in America Latina, anche se i previsti programmi di incentivazione potrebbero accelerare la ripresa in Brasile dal secondo semestre. Il numero uno della società ha anche detto che resteranno redditizie le joint venture di Iveco in Cina. Marchionne - premiato come industriale dell’anno nel Michigan - ha definito da record il primo trimestre di Cnh, di cui Industrial detiene l’88,4%, e ha ribadito che sarà presto trovata una soluzione sul 10% circa del capitale flottante sul mercato americano. «Occorre tempo - ha osservato - per ponderare le diverse opzioni e valutare tutte le possibili implicazioni. La semplificazione della struttura azionaria tra Fiat Industrial e Cnh è una questione che stiamo affrontando. Siamo stati avvicinati da diverse banche intenzionate a sostenerci nel processo di semplificazione. Stiamo analizzando ogni eventuale impatto, ma ancora nessuna decisione è stata presa». Intanto il management guarda già ai prossimi mesi. La buona dinamica di crescita è vista proseguire lungo l’intero anno. Per la controllata americana di Fiat Industrial, Cnh, «si è trattato del miglior primo trimestre dal 1999 e la performance dischiude possibilità interessanti per il resto dell’anno» ha sottolineato ieri, Marchionne. E confermando le stime sul 2012 per Fiat Industrial, il presidente non ha escluso una revisione al rialzo dei target legando il ritocco all’insù alla buona performance di Cnh nel secondo trimestre. Gli obiettivi di Fiat Industrial per quest’anno indicano circa 25 miliardi di euro di ricavi, un risultato netto intorno ai 900 milioni, un risultato della gestione ordinaria tra 1,9 e 2,1 miliardi, un indebitamento netto industriale tra 1 e 1,2 miliardi di euro. I numeri di Fiat Industrial sono stati accolti con favore dalla Borsa in attesa dei conti della Fiat che saranno diffusi oggi. Piazza Affari ha festeggiato con uno sprint di Industrial in rialzo di oltre l’8%, poi la fiammata si è smorza, ma a fine seduta il guadagno era comunque del 6,95%. Bene anche Fiat (+3,47%) e la holding Exor (+4,43%).