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 2012  aprile 26 Giovedì calendario

"Gettano fango sulla Lega ma vogliono svendere l´azienda" – MILANO - «Hanno tirato in mezzo la Lega, ma l´obiettivo vero è lo spacchettamento di Finmeccanica, a tutto favore dei nostri competitors stranieri: i francesi e gli inglesi per l´elicotteristica e i tedeschi per altri settori»

"Gettano fango sulla Lega ma vogliono svendere l´azienda" – MILANO - «Hanno tirato in mezzo la Lega, ma l´obiettivo vero è lo spacchettamento di Finmeccanica, a tutto favore dei nostri competitors stranieri: i francesi e gli inglesi per l´elicotteristica e i tedeschi per altri settori». È la tesi di Roberto Maroni, triumviro e candidato in pectore alla segreteria del Carroccio. Non tirerà fuori la storia del complotto, onorevole Maroni... «Mi limito a osservare la situazione. Finmeccanica rappresenta i gioielli di famiglia, ma è in crisi. Dunque va aiutata e salvaguardata, ma senza mettere in croce l´ad Giuseppe Orsi, caduto vittima della vendetta di chi non lo voleva. Così non si fa altro che indebolire il gruppo, aprendo la strada allo spacchettamento. Trovo paradossale che le sorti del più importante gruppo industriale italiano siano appese a dei pm che, come quelli di Napoli, con tempistica sospetta fanno uscire con sei mesi di ritardo le illazioni riportate da Lorenzo Borgogni». Le prime dichiarazioni dell´ex responsabile delle relazioni esterne di Finmeccanica risalgono all´autunno scorso, ma gli inquirenti l´hanno risentito anche la settimana scorsa... «Non sto parlando di giustizia a orologeria, vogliamo dire che si è trattato di ritardi burocratici un po´ eccessivi? Tra l´altro l´avviso di garanzia a Orsi "comunicato a mezzo stampa" ha già prodotto danni al titolo di Finmeccanica. È stata una procedura irregolare, mi aspetto che la Procura intervenga anche su questa grave violazione della legge». Tornando a Orsi? «Non piaceva a quelli che c´erano prima di lui. È stato scelto dall´allora governo Berlusconi tra una terna di manager interni a Finmeccanica perché il suo era il curriculum migliore. Era d´accordo anche l´opposizione, con cui Orsi è in buoni rapporti. Quando è arrivato, ha cominciato subito ad aprire i cassetti, a fare pulizia. Mi auguro che il nuovo governo, in particolare il ministro Passera che gli aveva riconfermato la fiducia, adesso non prenda decisioni sbagliate e affrettate che finirebbero per favorire qualche gruppo straniero». La vicenda Finmeccanica è l´ultima tappa del vostro Calvario... «Le ipotesi accusatorie non stanno in piedi. Ci avrebbero dato 10 milioni per sponsorizzare Orsi? Magari in contanti? Ma per favore. Innanzitutto da parte nostra non c´è stata alcuna sponsorizzazione, Orsi lo abbiamo sostenuto, scegliendolo da quella terna, solo perché era il più titolato. E comunque le carte parlano di finanziamento ai partiti, trasformato poi dai giornali in dieci milioni di tangenti alla Lega. Sono come i 54 milioni di tangente che secondo un dossier patacca avrei preso dai libici: assurdo». Quel dossier lo ha commissionato contro di lei il vostro ex tesoriere Belsito, che tra l´altro era nel cda di Fincantieri. Nessun sospetto su di lui? «Non so se ha tramato, ma escludo che Orsi abbia dato a Belsito dieci milioni da girare alla Lega. L´avremmo saputo. Una cosa, invece, la so benissimo: non staremo con le mani in mano». E cioè? «Domani (oggi, ndr) si riunisce a Milano la segreteria della Lega per prendere alcune decisioni importanti. Chiederemo un congruo risarcimento a Borgogni ed eventualmente alle persone, per ora ignote, da cui questo signore avrebbe appreso di questi passaggi di denaro al nostro partito. I dieci milioni a questo punto li vogliamo da lui». Certo che l´affaire Finmeccanica non vi aiuta. E forse non aiuta neppure lei, che si è proposto come il moralizzatore della Lega. «Lo diceva Giovanni Falcone: dal sole mi riparo, dall´acqua mi asciugo, ma con il fango diventa tutto più difficile. Questo è fango puro, come ho cominciato a dire fin dall´inizio. E i suoi schizzi ci porteranno dei danni alle prossime elezioni amministrative. Lo mettiamo nel conto, ma poco importa». Non vi importa perdere voti? «Il nostro traguardo vero è il congresso federale fissato a fine giugno. E poi le politiche del 2013. Ne vedremo delle belle, senza fare sconti a nessuno. In ogni caso questo fango un effetto positivo lo ha prodotto: la Lega si è ricompattata, la nostra base è assolutamente consapevole che contro di noi ci sono solo calunnie».