Maria Laura Rodotà, Corriere Della Sera 26/4/2012, 26 aprile 2012
L’irresistibile fascino del posto «6A» (in aereo) – Chi si è abituato a viaggiare low cost, senza posto assegnato, con corse disperate dal gate al velivolo — quasi una metafora della lotta per la vita in tempi di recessione — accoglie novità e sondaggi delle linee aeree con sentimenti misti
L’irresistibile fascino del posto «6A» (in aereo) – Chi si è abituato a viaggiare low cost, senza posto assegnato, con corse disperate dal gate al velivolo — quasi una metafora della lotta per la vita in tempi di recessione — accoglie novità e sondaggi delle linee aeree con sentimenti misti. La novità è che anche EasyJet darà la possibilità di scegliere il posto, pagando un po’ di più; pare una comodità (il sovrapprezzo è di qualche euro), ma è uno stress aggiuntivo quando si fa il biglietto su Internet (sicuramente compariranno mascherine minacciose, che ingiungono di scegliere il posto e faranno venire ansia). Il sondaggio del sito di prenotazioni online Skyscanner (su un campione di mille passeggeri) indica i sedili preferiti: il migliore, secondo i viaggiatori abituali, è il 6A (tra quelli che EasyJet ha deciso di far pagare 8 sterline, contro le 3 per posti più disgraziati). Il peggiore, ma già lo sapevamo, è il 31E. In fondo all’aereo e al centro, in genere tra umani malmostosi e bambini ipercinetici. Il 6A è stato votato dal 45 per cento degli interpellati; è avanti, e si viene serviti per primi quando passano pasti e snack (che peraltro, sulle low cost, si pagano); è un posto finestrino ma non è su un’ala; si può guardare il panorama, si può provare a dormire. Almeno così dicono gli esperti di Skyscanner; anche se poi, sui sedili low cost che non vanno giù e sono parecchio stretti, si dorme solo quando ci si è alzati alle quattro per un’economica tratta delle sei del mattino. La scelta del finestrino mostra poi come la maggioranza (60 per cento) non sia claustrofobica, o almeno non ami alzarsi di continuo per far passare (il 39 per cento vota per il posto corridoio; un 1 per cento scarso di masochisti sceglie i sedili centrali). Ma è sulla fila 6 che viene qualche dubbio. Chiunque abbia viaggiato low cost lo sa, e lo fa: quando parte la corsa, il sogno di tutti è la fila 1, dove si possono allungare le gambe. In seconda battuta, la 2 e la 3. Più in là è rischioso: all’atterraggio, ci si trovano sempre davanti passeggeri lenti, o che hanno il bagaglio in cappelliere molto più indietro, e bloccano gli altri. Ora si potrà provare a ottenere in anticipo il posto del cuore (si fa per dire). Però è un peccato: presto si rimpiangeranno i tempi eroici in cui si poteva combattere per un buon sedile. O magari, per consapevole propensione al risparmio, si procederà rassegnati verso il 31E (tanto si viaggia scomodi lo stesso).