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 2012  aprile 25 Mercoledì calendario

Dalle spese folli allo stop del ministro bufera sull´Agenzia spaziale italiana – ROMA - Della questione Agenzia spaziale italiana, dossier caldo da tempo nelle mani della Ragioneria di Stato, della Corte dei conti e della Guardia di Finanza, ha deciso di occuparsi anche il responsabile finale, il ministro dell´Istruzione (e della Ricerca) Francesco Profumo

Dalle spese folli allo stop del ministro bufera sull´Agenzia spaziale italiana – ROMA - Della questione Agenzia spaziale italiana, dossier caldo da tempo nelle mani della Ragioneria di Stato, della Corte dei conti e della Guardia di Finanza, ha deciso di occuparsi anche il responsabile finale, il ministro dell´Istruzione (e della Ricerca) Francesco Profumo. Nei cinque mesi di reggenza del dicastero il ministro ha avuto modo di comprendere e approfondire sprechi (viaggi in California costati oltre un milione di euro per far seguire in diretta a militari, politici, giornalisti lanci nello spazio), nepotismi, conflitti d´interesse dell´agenzia pubblica aerospaziale, diventata con la presidenza Saggese una dépendance decisionale di Finmeccanica. Il costo proibitivo della nuova sede a Roma (Tor Vergata), 89 milioni di euro, oltre il doppio della previsione 2005, cinque volte l´ipotesi basata sull´originario progetto Fuksas, ha rappresentato l´ultimo episodio, consumatosi in un periodo di astinenza generale e con un governo ipersensibile alle spese di Stato. Ma è stata una relazione della Corte dei conti sulle modalità delle nomine nelle società controllate a convincere Profumo a scrivere una lettera di altolà a Saggese e ai suoi metodi: «Caro Enrico, colgo l´occasione per renderti partecipe di alcune linee di indirizzo che ho il piacere di trasferirti», ha scritto il ministro in una missiva riservata lo scorso 16 aprile. «Mi preme evidenziare che sarebbe opportuno che, per quanto attiene la nomina degli organi di governance delle società partecipate dall´Asi, le designazioni avvenissero tra soggetti diversi da quelli che fanno già parte del Consiglio di amministrazione». Ancora: «Suggerisco di procedere alle predette designazioni attraverso appositi avvisi pubblici: questa procedura consente da un lato di garantire la piena applicazione del principio di trasparenza e, dall´altro, di poter effettuare le designazioni selezionando nell´ambito di un´ampia rosa di candidature, valutate in base all´elevata e qualificata professionalità». Dietro il garbo istituzionale si paventa l´ipotesi di un commissariamento, nei poteri del ministro. Era accaduto, dieci giorni prima, che il revisore dei conti Angelo Buscema, delegato al controllo da parte della Corte dei conti, avesse inviato anche a Profumo un report che illustrava come un cda ridotto a due persone (su cinque) avesse nominato il consigliere Nazzareno Mandolesi presidente della società di affari e-Geos, controllata proprio dall´ente spaziale. Due revisori hanno contestato la delibera, i due consiglieri assenti l´hanno impugnata, ma il presidente Saggese l´ha confermata a forza: l´amico Mandolesi è diventato presidente. Sulle nomine del gasparriano Enrico Saggese si è già costruita una letteratura di Stato. Lui, presidente Asi, si è autoimposto alla guida del cda della società consortile Cira (si occupa dei programmi per le ricerche aerospaziali, nel suo cda ospita il socialista Angelo Piazza ed è controllata dall´Asi). Sotto il "governo Saggese" i conflitti nelle società controllate sono diventati prassi. Giovanni Galoppi, presidente dell´europea Elv (lanci nello spazio), è anche presidente dell´Asitel (telecomunicazioni satellitari). Gaetano Tatò è nel cda di Elv e presidente dei revisori del Consorzio Geosat Molise. Salvatore Spampinato è nel cda di Asitel e in quello di e-Geos. Saggese, oltre ai 44 fedeli portati qui da Finmeccanica per fare consulenze strapagate, è riuscito a dare un posto nella società madre a Marco Airaghi, deputato di An, amico dell´ex ministro della Difesa Ignazio La Russa. L´ingegner Enrico Saggese, già assistente in Finmeccanica del presidente Pierfrancesco Guarguaglini (oggi sotto inchiesta per frode fiscale e false fatturazioni), ha mostrato uno stile di conduzione pubblica improntato alla pubblicizzazione spinta del prodotto. Per ogni convention importante assolda hostess di ottima presenza e, seguendo le volontà di Finmeccanica, ha lanciato l´agenzia dentro costosi saloni aerospaziali (in Inghilterra, in Cile) di scarso ritorno industriale.