Armando Vadagnini, Trento città del ’68 Reverdito 1988, 26 aprile 2012
«Anche coloro che, volendo fare le persone intelligenti ed esprimere i loro sentimenti, discorrevano della situazione in cui si trovava la Russia, involontariamente portavano nei loro discorsi l’impronta o della finzione e della menzogna, o di un biasimo e di un’acredine inutili verso persone che incolpavano di cose delle quali nessuno poteva aver colpa
«Anche coloro che, volendo fare le persone intelligenti ed esprimere i loro sentimenti, discorrevano della situazione in cui si trovava la Russia, involontariamente portavano nei loro discorsi l’impronta o della finzione e della menzogna, o di un biasimo e di un’acredine inutili verso persone che incolpavano di cose delle quali nessuno poteva aver colpa. Negli avvenimenti storici è più evidente che mai la saggezza che proibisce di mordere il frutto proibito della scienza. Soltanto l’attività inconscia dà frutto, e l’uomo che rappresenta una parte di un avvenimento storico non ne capisce mai il significato. Se tenta di capirlo, è colto da sterilità» (Tolstoj, Guerra e pace)