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 2012  aprile 25 Mercoledì calendario

I DUE MONTI SI FANNO TRE CASE


Per gli italiani la casa è diventata un incubo dopo la stangata dell’Imu. Per Mario Monti è invece un pezzo di una magnifica collezione privata che il premier ha messo insieme fra Milano, Varese e il lago Maggiore. Così mentre i suoi connazionali sceglievano come tirare la cinghia volenti o nolenti, Monti insieme alla sua famiglia decideva di mettere mano al portafoglio.
E il 24 marzo scorso davanti al notaio Renato Giacosa di Milano acquistava intestando ai figli Giovanni Emilio Paolo e Federica Maria e riservando l’usufrutto alla moglie Elsa Antonioli Monti la metà di una bella tenuta che la famiglia già da tempo abitava nei week end e nei periodi di vacanza a Lesa, sul lago Maggiore. Due ville separate e un villino di dependance, più un bell’appezzamento di terreno: circa tre ettari e mezzo di bosco ceduo e altri tre ettari e mezzo classificati come «vigneto». La tenuta apparteneva alla famiglia del suocero di Monti, che la lasciò in eredità alle due figlie: Elsa e Donata Beatrice, di cinque anni più giovane. È stata tenuta in comproprietà per lunghi anni, ma abitata di fatto dalla famiglia Monti che gli stessi abitanti di Lesa conoscono da tempo e vedono ogni tanto la domenica a messa quando sono da quelle parti.
Con la stangata Imu varata dal premier per la cognata Donata Beatrice si è fatto troppo oneroso mantenere il 50% della proprietà di un complesso immobiliare per altro non abitato dalla stessa se non saltuariamente. Così ha chiesto e ottenuto di vendere la sua quota ai comproprietari. Monti è già pieno di case e uffici a lui intestati sia a Milano che a Varese, e si è scelto così di dividere in parti uguali il 50% appena acquistato fra i due figli, riservando ad Elsa (e quindi allo stesso premier di fatto) l’usufrutto. La signora Monti aveva per altro fatto accenno alla sua quota di proprietà della casa ereditata dalla famiglia nella dichiarazione di redditi e patrimonio recentemente depositata insieme al marito in Parlamento. Con grande sobrietà di linguaggio la signora Elsa l’aveva definita così: «Il 50% di casa di campagna con giardino a Lesa (Novara)». La casa è di campagna perché è subito alle spalle del Lago Maggiore, le cui rive si vedono bene dalla tenuta. Ma non è esattamente una casetta: le due ville hanno rispettivamente 14,5 e 10 vani (con la riforma Monti del catasto sapremo anche i metri quadri effettivi). La dependance classificata come abitazione in villino ha invece 3,5 vani. I quasi sette ettari fra bosco e vigneto classificati al catasto sembrano a dire il vero qualcosina in più di un giardino. Non si conosce al momento il prezzo della transazione, anche perché l’atto di vendita è stato depositato al catasto solo il 23 aprile. Complessivamente la tenuta dei Monti è forse meno prestigiosa, ma non è molto più piccola di quella che a mezzo chilometro di distanza si è scelto nel 2009 sulle rive del lago (nella parallela strada del Sempione) l’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
I coniugi Monti sommeranno quindi questa proprietà alle numerose che hanno già in comune: dall’appartamento a Bruxelles, alle 4 case di Milano, ai box auto e alla comproprietà di un ufficio e due negozi in galleria Buenos Aires. Il solo Mario ha intestato anche un appartamento a Milano, e un negozio e nove appartamenti a Varese. Per il figlio Giovanni Emilio Paolo, che si occupa di finanza e a lungo è stato in Parmalat, quella porzione della tenuta di Lesa è la prima proprietà immobiliare intestata. Per la figlia Federica Maria si tratta invece della seconda casa. La prima è stata acquistata in zona Fiera a Milano esattamente due anni fa, ed è di 9,5 vani più un box auto.
Con questa collezione immobiliare, i Monti non saranno certo risparmiati dalla stangata dell’Imu, anche se dove si farà più sentire (a Milano) loro hanno la residenza e godranno quindi dell’aliquota prima casa. A Varese e sul lago di Como l’imposta sarà comunque più clemente. Basti pensare che la rendita catastale sul semplice appartamento della figlia Federica a Milano Fiera è superiore a quella – modesta – dell’intera tenuta Monti sul lago Maggiore.

Franco Bechis